lunedì 30 giugno 2008

ma dove vai bel marinaretto?

riceviamo [tks Cr!s!] e volentieri pubblichiamo.
con l'avvertenza di non mostrare le immagini a bambini, anziani e deboli di cuore.
tanti auguri marinaretto!



Fig. 1. provando la nuova divisa


Fig.2 "beh, in fondo non è così male"


Fig.3 Spettacolo di cabaret


More pics on skalellos

giovedì 26 giugno 2008

chiuso per spagna

ciao tutti,
io ed eloisa stiamo con le valigie in mano, in partenza per l'agnognata/ invidiata/ idealizzata spagna (eloisa dice che non è d'accordo con l'espressione).
in ogni modo, la cosa importante è che per tre giorni gli aggiornamenti saranno saltuari e saltabeccanti.

bacioni giallorossi a tutti.
y arriba espana!
=)
gio'

rivoglio indietro il diritto di indignarmi!

berlusconi addita "la magistratura" come un "cancro" per l'italia.
a me, come a tutti, viene il voltastomaco.
ma sapete una cosa? il voltastomaco mi non viene per le dichiarazioni del nostro "primo ministro". non mi viene per la divertita complicità dei media ("guarda, un'altra delle sue boutade!"), e neanche per la piaggeria del segretario di Confesercenti, che avere ospitato la piazzata si è detto "imbarazzato" per i fischi al nostro piccolo eroe.
no, lo schifo mi viene per me. che mi sono anch'io così assuefatto a queste porcherie, da girare pagina quando le incontro sul giornale. rivoglio indietro il diritto di indignarmi!

GayPride a Bologna

Come al solito, i vescovi tuoneranno, i poliziotti presidieranno le strade, i soloni sui grandi giornali storceranno la bocca. Poco male: che intanto, a bologna, il GayPride 2008 arriva lo stesso. Il grande appuntamento nazionale della comunità gay e lesbica- ma non solo- prende vita nel capoluogo emiliano il 28 Giugno. Qui il programma e i dettagli.
benvenuti a tutt*!



PS: ah...dimenticavo... qui sotto l'inno ufficiale...

lunedì 23 giugno 2008

spagna 4- italia 2

italia fuori dagli europei....proprio adesso che avevamo pronto un Decreto Legge sulla legalizzazione dello ius primae noctis...approvazione la sera della semifinale e oplà....
vabbé, vorrà dire che inseriremo un emendamento alla legge sull'abolizione dei sindacati, il prossimo 14 agosto... buona giornata a tutti e viva la Libertà!


PS: veniamo a cose più serie...ma qualcuno sa come sta andando il viaggio di nozze di flavio e betta?

sabato 21 giugno 2008

Ciao da Raquelita

CasaGenovesi ha una nuova ospite.
Si chiama Rachele, è nata lo scorso 22 aprile alle 15.26 e....è semplicemente bellissima!
Bene arrivata Rachele, e salutaci babbo Romeo e mamma Cleme.
=)

venerdì 20 giugno 2008

Anteprima Punto Informatico





Ecco l'attacco dell'articolo pubblicato su Punto Informatico di oggi- con molte grazie a nick per la consulenza in sede di montaggio video. =)

Roma - Alcuni li lasciano accanto ai tradizionali "cassonetti" di città, come rifiuti qualsiasi. Altri li stipano in cantina, tra una ragnatela ed una cornice della nonna, salvo magari scoprirli anni dopo durante i traslochi o le pulizie di primavera. Altri ancora, più "socialmente responsabili", scelgono di donarli a scuole ed associazioni di volontariato, perché possano essere riusati diversamente. Ma sono molti, moltissimi, quelli che semplicemente non sanno cosa farne. Stiamo parlando dei Rifiuti derivanti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), una forma straordinariamente raffinata - e relativamente poco conosciuta - di immondizia contemporanea, prodotta a ritmi sempre più accelerati dalla sostituzione di elettrodomestici e gadget tecnologici.
(continua)

Qui il video collegato all'articolo.

Qui sotto la "nuvoletta" delle parole contenute nell'articolo:

Dì qualcosa di sinistra: non passa lo straniero

Migranti e circolazione delle persone. Se ne parla molto. Ma alle volte si ha l'impressione che gli argomenti proposti rispondano a preconcetti (ideali, idealistici, ideologici) più che non a condizioni materiali oggettive.
Non è il caso, comunque, dell'articolo de lavoce.info qui sotto. Che,
affrontando il tema da una prospettiva pragmatica e moderata (di destra, si sarebbe detto ai miei tempi) , evidenzia l'approccio razzista e l'inutilità operativa del c.d. "pacchetto sicurezza" del Governo Italiano.
Tema: i contenuti del c.d. "pacchetto sicurezza", la sua cornice ideologica, le sue ricadute concrete.
[NdR: spero che figli di lorsignori, quando emigreranno in india o brasile, riservino un trattamento simile a quello che propongono qui per gli "extracomunitari".]

NON PASSA LO STRANIERO
di Alberto Alessandri e Elena Garavaglia 16.06.2008
Il “pacchetto sicurezza” approvato dal Consiglio dei ministri il 21 maggio si articola in diversi provvedimenti. (1)
La nozione di “sicurezza” che il legislatore adotta, per identificare il tratto unificante dell’intervento, è molto ampia e disomogenea.

Prevale l’attenzione al fenomeno dell’immigrazione clandestina, ma si affiancano interventi sulla guida in stato di ebbrezza, si ampliano i casi di giudizio direttissimo, si rafforzano i poteri dei sindaci, specie in materia di controllo del territorio; si interviene sul sistema delle misure di prevenzione, in particolare sul versante processuale.
La “sicurezza” risulta quindi definita più quale “rassicurazione”, ovvero un’asserita risposta alle paure diffuse nella popolazione rispetto alla micro-criminalità, quella “da strada”, senza un reale filo rosso che possa legare le misure di contenimento dei diversissimi fenomeni considerati.
(continua)

giovedì 19 giugno 2008

avvocati dal volto umano

si potrebbe pensare che si tratti di uno scherzo, o un errore di battitura.
e invece pare proprio di no: in natura esistono degli avvocati dal volto umano. e per di più sanno pure usare internet!

Guarda! Italian spiderman!



per piu detagli:

http://www.abc.net.au/worldtoday/content/2008/s2269067.htm

mercoledì 18 giugno 2008

MIRACLE BLADE

Devo condividere con qualcuno un segreto che mi porto dietro da molti anni…

Insomma ho cercato di fare finta di niente. Mi sono detta:" Eloisa, stai calma, manca la prova del reato nessuno lo potrà mai sapere"….ma poi oggi leggendo un articolo comparso sul corriere ho deciso di confessare.

Ebbene sì! anche io, come il nostro amato presidente Silvio Berlusconi, ho una passione irrefrenabile per le televendite, soprattutto per le televendite dei coltelli.

Chi non hai mai visto una televendita dei fantastici Meracle Blade? Io potrei stare delle ore a vedere come affettano il pane, le lattine e soprattutto i pomodori.

Pare che Silvio, ma mi raccomando non lo dite a nessuno, si sia messo in testa di fare una lectio magistralis a maggioranza e opposizione dal titolo:"Come vendere coltelli senza lame”.

E visto che Silvio è uno che fa le cose in grandi ha pensato di nominare Ministro Tony della Meracle Blade. E l’opposizione come ha reagito? Indicendo un concorso nazionale per trovare il corrispondente ministro all’interno del governo ombra….

Io, vi confesso, che ci sto pensando…Voi cosa ne pensate? magari corono il sogno della mia vita incontrando finalmente il mitico e sempre verde Tony!


Aggiornamento blog: restaurazione grafica

"L'immagine è importante. la sinistra perde per la sua incapacità di comunicare. dobbiamo far capire alla ggente quello che vogliamo dire".


e, inutile dirlo, a noi di Casa Genovesi la comunicazione piace tantissimo. per questo, anche a seguito di (svariati) rilievi e critiche, abbiamo deciso di abbandonare il layout grafico recentemente introdotto e tornare all'antico.
Que viva la restauracion!
Firmato,
Il custode.

PS: imparando dai grandi, anche noi abbiamo inserito la nostra "legge ad personam" in occasione della partita della nazionale. sperando che non se ne accorga nessuno. che poi, anche rompessero le palle, mandiamo l'esercito nelle strade. buona giornata.

martedì 17 giugno 2008

11 di mattina

si sente in sottofondo una voce sintetica, che ad intervalli regolari annuncia: "rischio!".
poi si sente una musichetta stordente e battere di tasti.
quando (di rado) il cliente vince, parte una musichetta western e poi lo scodellamento delle monetine.

domanda. ma cosa spinge dei comuni esseri umani a passare le loro mattinate alla slot machine?

lunedì 16 giugno 2008

Dì qualcosa di sinistra: perchè non possiamo essere un Paese normale

Vorrei dire qualcosa di sinistra, o forse semplicemente di buon senso. Quando è cominciata la legislatura in molti hanno apprezzato lo sforzo bipartizan di superare gli steccati ideologici e di cominciare un dialogo che facesse bene a tutto il Paese. In estrema sintesi: se le proposte di legge sono buone l'opposizione ha il dovere di avallarle come avviene in tutte le moderne democrazie occidentali. Il ragionamento non fa una piega e, nonostante tutti i pregiudizi che si possano avere nei confronti del Cavaliere, a chiunque è balzato in testa in dubbio: "Vuoi vedere che è la volta buona?" Diamogli un'ultima possibilità: almeno per non essere accusati di essere solo anti e poco interessati al bene generale. Persino il Santo Padre ha dichiarato di essere felice per il nuovo clima politico che si respira in Italia (grazie al suo intervento sono diminuiti i casi di insonnia).
A giudicare dalle prime iniziative, quelle urgenti, sembra però che il vecchio Caimano non abbia perso il pelo, nonostante la luna di miele che vive con gli italiani. Citiamo alcuni dei provvedimenti recenti: prima ci ha provato con la norma salva Rete 4, inserita in un pacchetto in cui c'era di tutto, dall'emergenza rifiuti all'acquisto di Ronaldinho. Poi ha fatto confusione tra disegno e decreto legge (a chi non capita un refuso?) e si è accanito contro le intercettazioni telefoniche, l'unico strumento che ancora ci permette di mettere qualche volta il naso nel malaffare. Oggi con un nuovo scandaloso decreto sferra un attacco fortissimo ai processi che "non destino grave allarme sociale" per i reati commessi fino al 2001 (come il suo, in cui è accusato nuovamente di corruzione). Ed è già pronta una nuova polpetta avvelenata, l'aggiornamento del famigerato "lodo Schifani", che garantisce l'immunità totale alle cinque più alte cariche dello Stato.
Ma dov'è finito il nuovo Silvio, quello che vuole fare lo statista, che si candida alla Presidenza della Repubblica, quello che tutti amano come un padre e che legittimano a occuparsi della monnezza, del nucleare, della sicurezza, quello che manda i soldati nelle strade come in Colombia? Quello che la sinistra, uscita a pezzi dalle elezioni, ha smesso di chiamare Caimano?
Sono bastati solo due mesi per vedere che il nuovo Silvio non è altro che il solito vecchio Silvio. Sì, proprio quello che ha avuto il coraggio di chiamare "eroe" il mafioso Mangano e che con la tessera 1816 della P2 in tasca ha goduto dei favori di personaggi innominabili. Perchè meravigliarsi allora? Niente di nuovo sul fronte occidentale. Agli italiani non interessano i guai giudiziari di Berlusconi, nè tantomeno i conflitti d'interessi, altrimenti non lo avrebbero rieletto per la terza volta. Ecco quindi che la via è libera. Ci sono dei processi in corso che si vogliono fermare con tutti i mezzi: con i decreti, con le leggi fatte dagli avvocati di casa diventati onorevoli, con i silenzi di un popolo drogato dalla paura degli zingari e dei "biscotti" olandesi. Per questo non saremo mai un Paese normale come sognava il buon D'Alema. Almeno finchè il Caimano non sarà diventato una borsetta di Luis Vuitton.

domenica 15 giugno 2008

dì qualcosa di sinistra: economia e finanza

Nuovo anno, nuove rubriche. con questo slogan, casa genovesi presenta oggi la prima puntata di "dì qualcosa di sinistra", angolo riservato ad articoli, citazioni, scopiazzature e quant'altro, nel web, abbia un pur vago sapore "di sinistra".

dentro "dì qualcosa di sinistra" ci può andare, ovviamente, qualsiasi cosa. qualsiasi cosa riesca a dare un poco di "respiro progressivo" alle cose che ci succedono tutti i giorni. ma non necessariamente le cose che ci andranno saranno "di sinistra" nel senso tradizionale del termine- per capirci, ad esempio, le puttanate di diliberto sulla falce e il martello non ci interessano neanche un pò....

partiamo allora con una cosa di sinistra detta da una donna solidamente ancorata al centro. questa sotto è Angela Merkel, commentata da Joseph Halevi in un articolo comparso su "Il Manifesto" dello scorso 12 Giugno.
temi. il rapporto tra stati e istituzioni sovranazionali, e il rapporto tra economia reale e sistemi finanziari. la merkel, prima ministra di un paese dall'economia *reale* florida, chiede esplicitamente ai suoi pari grado ammerrigani, europei ed emergenti di congegnare più seri strumenti di controllo sui mercati finanziari, in modo che le economie *reali* dei paesi seri non rischino di andare in crash per i giochini dei ragazzi di wall street. slogan: i miei cittadini non vogliono fallire per colpa dei mutui subprime.
NB: l'articolo è stato riportato integralmente, perché al mani dopo un pò cancellano gli archivi digitali. scusate la lungaggine.
***

La svolta di Angela Merkel
Joseph Halevi

In sintonia con l'ultima visita di George Bush in Europa si è aperto ieri un nuovo fronte economico, di non breve durata, tra la Germania e gli Stati uniti su una questione di fondamentale importanza: l'assetto del sistema finanziario dopo lo sconquasso causato dalla crisi del mercato dei mutui subprime. Ad aprire il fronte è stata la cancelliera tedesca Angela Merkel in una lunga intervista al Financial Times di ieri 11 giugno.
«Il modello di regolamentazione è fallito dice Merkel», apriva il quotidiano londinese. Il riferimento esplicito è al sistema finanziario anglosassone ed ai suoi criteri di regolamentazione e controllo che sono rimasti sostanzialmente inalterati.
Anche nelle riforme suggerite dalla commissione internazionale dei G7 presieduta da Mario Draghi, il Financial Stability Forum.
La cancelliera sviluppa la sua critica contrapponendo economia produttiva ad economia finanziaria e scegliendo la prima come asse portante dell'economia e della società della Germania Federale. In questo contesto l'intervista di Angela Merkel riafferma l'egemonia tedesca in Europa e formula, in un'accezione tutta adenaueriana, un nuovo ruolo per l'Unione europea in contrapposizione al sistema finanziario anglo-americano. La dimensione eminentemente tedesca della posizione di Merkel scaturisce dal fatto che da due anni e mezzo la crescita della Germania è trainata dalle esportazioni. Oggi il saldo netto nei conti correnti con l'estero si situa sul 6,1% del Pil, uno dei livelli più alti dal 1945 in poi. Tale eccedenza proviene principalmente dagli scambi di merci con il resto dell'Unione europea, con gli Usa e con i paesi petroliferi del medioriente. Nei confronti della Cina e del Giappone invece la Germania è deficitaria. Malgrado ciò il saldo con la Cina dei maggiori settori di macchinario è in attivo. Questo significa che l'eccedenza con il resto dell'Europa è fondamentale per l'accumulazione di profitti per l'insieme del capitalismo tedesco che può sostenere anche l'espansioni dei suoi settori tenologici nel mercato cinese con cui la Germania è deficitaria. Il potenziamento della dinamica industriale è, di conseguenza, un' esigenza ineluttabile per la Germania. La politica neoliberale della Spd alterava le priorità strategiche del capitalismo tedesco.
Capovolgendo invece l'ottica favorevole al sistema finanziario anglosassone di tre anni fa, la cancelliera Merkel afferma che «chi compra un laser in Germania sa cosa compra mentre i mercati finanziari sono molto più opachi. Quando i finanzieri si comportano in maniera irresponsabile, l'industria agisce da parafulmine scaricando le tensioni nel terreno. Questo stato di cose deve cambiare in modo che, sottolinea la Merkel, un paese come la Germania che ancora produce una grande quantità di prodotti industriali non debba sopportarne i rischi economici».
Per Angela Merkel garantire la continuazione della strategia basata sulle esportazioni è essenziale ai fini della stabilità interna, per aumentare il contenimento della Spd e per limitare la crescita del Linke (la nuova sinistra tedesca). Infatti, sostiene la cancelliera, la dinamica dell'export ha permesso di ridurre la disoccupazione (da 4,9 milioni nel 2005 ai 3,4 milioni oggi, ndr) aumentando gli introiti fiscali. Fatto questo che ha permesso di eliminare il problema del finanziamento delle spese pensionistiche e sociali.
Tuttavia essa riconosce che i cittadini non hanno ancora beneficiato della ripresa per via della stagnazione dei salari, dando quindi adito ad una crescente ostilità nei confronti della globalizzazione. La crescita dell'export tedesco deve essere pertanto messa al riparo della fragilità finanziaria emanante dal sistema anglosassone sia per sostenere il welfare state della Gemania che per uscire dalla deflazione salariale che riduce la fiducia nella globalizzazione.
L'influenza del sistema finanziario anglosassone va quindi ridotta facendo leva sulla dimensione della zona dell'euro ed il forte valore della sua moneta, afferma la Merkel. Il suo punto di vista è opposto tanto a quello campato in aria di Sarkozy, che vuole un rilancio neomercantilista basato su un indebolimento del tasso di cambio dell'eurozona nel suo complesso, quanto al colbertismo d'accatto di Tremonti che non va oltre l'Italia della Lega e delle ex regioni rosse. In Europa, afferma Angela Merkel, si dovrebbero definire regole e sistemi di valutazione (tipo agenzie di rating) in maniera indipendente dai criteri anglosassoni: «il robusto sistema monetario dell'euro non ha ancora assicurato una sufficiente influenza sulle regole che governano i mercati finanziari». La cancelliera si dice favorevole alla creazione alla formazione di una società eurpea di rating volta a sfidare il dominio della Moody e della Standard & Poor. Ognuna di queste frasi è una coltellata per i politici e per le società finanziarie Usa e britanniche.
(Il Manifesto, 12 Giugno 2008)

sabato 14 giugno 2008

un anno di casagenovesi


in questi giorni- anzi per la precisione ieri- casagenovesi compie un anno.
e io, che mi sento un pò il portinaio del nostro condominio, avrei voluto scrivere molte cose...
avrei voluto preparare un video finto, tipo tg, con tutte le notizie del giorno e poi l'anniversario del nostro blog. avrei voluto ritagliare dei pezzi di post, o delle foto, di tutti noi, e poi farne un bel collage. oppure ancora avrei voluto....uff, mi sono incartato un'altra volta.

si, insomma, avrei voluto fare molte cose e invece il tempo mi è fuggito via....
sapete...i progetti, le scadenze e quel poco di orari che a tutti ci toccano...
ma alla fine non conta.
conta solo il fatto che c'è il nostro spazio. che c'è da un pò e che è un buon posto dove incontrarci.
buon anniversario casa genovesi!

giovedì 12 giugno 2008

E' giunto il momento di salutare l'eroe...


Oggi 12/6/08 è la data mondiale di uscita di METAL GEAR SOLID 4, ammetto che sono felice ma anche leggermente triste. Felice ovviamente perchè questa sarà un'opera totale, narrativamente sconvolgente e tecnicamente ineccepibile. Triste perchè questa ultima fatica di Kojima san sarà anche la conclusione dell'epopea del nostro furtivo amico Solid Snake, che Vecchio e dolorante intraprende il suo ultimo viaggio ricorrendo più alla sua forza di volontà che non alla ormai persa prestanza fisica.
Metal Gear solid non è mai stato un vero e proprio videogioco, diciamo come piace chiamarlo a me, una passeggiata interattiva nei classici clichè (se si scrive così) del cinema d'azione. L'eroe, l'antieroe, l'amore, la perdita, il fare, il non poter fare... ci siamo capiti via. Anche se sembra noioso e far venire meno la definizione stessa di videogioco i capitoli di Metal Gear Solid sono stati tutti come lascive signore insanguinate che ti prendono per mano e ti accompagnano in un posto pieno di violenza e dolore ma te estasiato e segui inebetito dal loro scellerato spendore.

Una visita al sito ufficiale è d'obbligo, ricco di info, making of e bonus vari.

Purtroppo per ora non sono ancora un fortunato possessore del monolito nero Sony, anche perchè di recente mi ha abbandonato il vecchio televisore ed ho dovuto sostituirlo con questo che è gia abbastanza come spesa folle ^^



Un saluto

ci credo. anzi forse no.

io ci credo, che dovremmo essere più competitivi.
ci credo che dovremmo ridurre la boscaglia di leggi, regolamenti e norme che avvolge il nostro lavorare quotidiano; che dovremmo semplificare i sistemi di controllo ed incentivo al lavoro, abolendo molte strutture inutili e dotando di poteri effettivi pochi soggetti qualificati. ci credo che dovremmo misurarci (molto) di più con il mercato, e non ripararci dietro favori, dazi e protezioni di ogni sorta.
insomma, credo veramente al fatto che il mercato possa fungere da "disincrostante" per il mio paese e per il suo mercato del lavoro.


detto questo, quando leggo dei 1260 morti sul lavoro che l'italia ha "registrato" nel 2007, leggo dei turni a 12 ore, leggo dei lavoratori in nero seppelliti di nascosto, dei contratti a termine che non battono ciglio per paura di essere cacciati...
beh allora al libero dispiegarsi del mercato non ci credo più neanche un pò.....


mercoledì 11 giugno 2008

pronto il decreto salva- europei

Misure più severe contro bagarini e tifosi clandestini, licenziamento immediato dei pedatori fannulloni, allontanamento dei cronisti che hanno dato buono il gol di Van Nistelroy, espulsione immediata di 5000 rumeni (tra cui il portiere e il centravanti), blocco totale delle esportazioni di bucatini verso la francia, la spagna e la russia.

Queste le misure principali del Decreto Legge "Salva Europei", che il Governo si prepara ad approvare per risolvere in tempi rapidi la nuova emergenza Nazionale. Il testo del provvedimento, stilato nella notte da un comitato di saggi comprendente lo stesso Berlusconi, Carlo Pellegatti e Donatella Scarnati, sarà approvato con formula d'urgenza oggi stesso, in un Consiglio dei Ministri appositamente convocato.

"E' il tempo dei fatti, basta parole", sono state le prime parole del Presidente del Consiglio Silvio- Beckenbauer- Berlusconi, che ha ricevuto i giornalisti nella sua Villa di Porto Rotondo, in doppiopetto e bandana tricolore. Duro il commento di Fabrizio Cicchitto: "L'Italia non può restare inerte di fronte alla minaccia posta da questi paesi ex- comunisti, che Veltroni e gli altri signori del PD hanno tanto a lungo foraggiato. Vergogna!" ha dichiarato in una nota ufficiale. Toni più misurati, ed improntati ad un sobrio ottimismo, arrivano invece dalle file di AN: "spezzeremo le reni alla Romania", ha dichiarato un raggiante Maurizio Gasparri.
Per sua parte, invece, Papa Benedetto XVI ha invitato al dialogo e alla fratellanza. "E soprattutto" ha aggiunto, "ricordate di aumentare i fondi per le scuole cattoliche nell'Europa Orientale!".

Imbrazzato silenzio, invece, dal Loft del Piddì. Secondo alcune indiscrezioni, comunque, Veltroni ed il suo Governo Ombra starebbero lavorando ad pacchetto di misure alternative a quelle del governo, basate sull'espulsione di un numero doppio di rumeni e la distribuzione di Figurine Panini per tutti i bimbi italiani. Unica voce che filtra, quella del Ministro Ombra con Delega allo Sport, Giovanna Melandri, che hai giornalisti ha dichiarato "Basta dialogo con questo Governo: anche questa volta non ci hanno invitato al buffet".

martedì 10 giugno 2008

non sanno più cosa inventare

quando eravamo piccoli, eravamo ancora all'inizio degli anni ottanta, quelli del "Mulino Bianco" fecero uscire i primi gadget in regalo con le loro merendine.
mia nonna, che era donna tutta di un pezzo e aveva fatto la guerra, ogni volta guardava i pupazzetti, le gommine ed affermava (sconsolata): "non sanno più cosa inventare".

chissà cosa direbbe oggi, mia nonna, se vedesse i foulard in regalo con i giornali, i coltelli da guerra da collezione e, perché no, anche le confezioni di assorbenti qui sotto....

lunedì 9 giugno 2008

Tutti gli amici di Obama


Secondo Roger Cohen del New York Times, una delle ragioni della vittoria di Obama nelle primarie democratiche sarebbe l’aver capito l’importanza del social networking su Internet. Essendo più giovane e lungimirante di Hillary, Obama avrebbe infatti realizzato una campagna elettorale da nuovo millennio, rispetto a quella tipicamente “novecentesca” della sua rivale. A confermare questa ipotesi ci sarebbe innanzitutto la modalità di raccolta fondi: il super sito web di Barak Obama ha permesso di raggiungere l’incredibile cifra di 1.276.000 donazioni, di cui ben il 94% di circa 200 dollari. In pratica tanta gente comune.
Per l’editorialista del Ny Times, il senatore afroamericano si sarebbe comportato come un’impresa start up della Silicon Valley, veloce e brillante, in grado di valicare i confini nazionali e far parlare di sé a Parigi e a Berlino come a Washington e a Des Moines. Solo chi è in grado di maneggiare gli strumenti della MAC (mutually asssured connectivity), e quindi i vari Facebook, Linked in e così via, sarebbe quindi in grado di portare la politica a livello globale. Non è vero, infatti, che la globalizzazione sta portando la capacità decisionale ben oltre le Banche Centrali e i Parlamenti nazionali? E che l’elezione del Presidente degli Stati Uniti influenza le vite dei francesi quanto quella di Sarkozy? Certo, Facebook non sarà in grado fermerà Al Qaeda (che in quanto a connettività su web è senz'altro molto più avanti di Obama!), ma la strategia elettorale del candidato democratrico sembra indicare la voglia di fare politica in modo innovativo. Resto un po’ dubbioso sul fatto che l’interessamento alle reti sociali sia il segnale di una volontà di allagare l’agire politico alle necessità globali. Ma è pur sempre un fenomeno interessante da analizzare. Non dimentichiamo che dalle nostre parti le uniche reti di cui si parla ultimamente sono quelle dei Centri di Permanenza Temporanea.

martedì 3 giugno 2008

appunti (confusi) dal deserto

alle volte penso che sono io sbagliato.
altre volte, come stamattina mentre cercavo le immagini per questo post, penso che è il mercato del lavoro di oggi che è così, e che non val la pena di urlare troppo contro il cielo.
cambiare lavoro, cambiare organizzazione o settore, provare a reinventare in itinere la propria identità professionale è qualcosa che molti si trovano a fare più volte nella vita, e non c'è niente di sbagliato.

si, insomma, l'ho fatta lunga per dire che (una volta ancora) mi trovo "in bicicletta in mezzo al deserto". o, più prosaicamente, che venerdì scorso mi sono licenziato dal mio lavoro alla fondazione dell'università. ho lasciato la mia scrivania, i miei orari di lavoro e la certezza di un'entrata sicura al di là del prossimo mese, per provare a costruire un'identità professionale mia.

perché questo nuovo azzardo? in parte perché ci troviamo in un mercato del lavoro di merda, e l'impiego che avevo non costruiva un presente presente né (tantomeno) un futuro. in parte perché io stesso non ho un'idea chiara sulla mia identità professionale, e procedo per "prove ed errori" nel tentativo di definirmi meglio. in parte, forse, perché questo continuo girovagare tra le dune- tutto sudato e con la bussola spiegazzata in mano- un pò mi piace.

mentre scrivo, vedo soltanto le pareti della mia tenda e un pezzo di paesaggio fuori. e mi sento un pò più nomade, un pò più spaventato, un pò più contento.
dei prossimi mesi so solo che potrò continuare a mangiare- scrivendo di quel che capita e nutrendo "comunità virtuali"- e che accanto a me ci sarà sempre la mia compagna, anche lei un pò sudata con la sua bici ed il suo caschetto.
so che avrò tanto da pedalare, in mezzo alle dune, e che mi converrà sfruttare ogni radura per star fermo e studiare la mappa.

altre cose, per vero, non ne so, per cui è inutile che continuo a scrivere.
prometto soltanto di mandare ogni tanto una cartolina a tutti i pedalatori di casa genovesi, e di coprirmi bene la notte.
e ora scusate ma torno a pedalare. ci vediamo alla prossima oasi.
gio'


PS: scusate per il messaggio poco leggero e poco bloggico. ma mi andava condividere i miei deliri con tutti gli altri pedalatori che ci sono qui dentro....

lavori in corso

ciao tutti.
se nei prossimi giorni, entrando qui dentro, doveste trovare un pò di calcinacci, o sentire rumori inconsulti, non vi preoccupate: sono i lavori in corso per festeggiare il primo compleanno (13 giugno) del nostro blogghe!
=)