mercoledì 30 aprile 2008

arbeit macht frei

la cosa divertente è che continuano a farsi chiamare compagni....

disinfettante

c'è un vecchio detto, proposto se non ricordo male da un giornalista americano, secondo cui "la luce del sole è il miglior disinfettante".
io non so se è vero sempre.in questo caso, però, di sicuro si.


PS: btw, mentre scrivo, il sito dell'Agenzia è già giù per eccesso di contatti....
PPS: e grazie a eloisa per la dritta da reporter di razza ;)

Aggiornamento blog: update rete sociale


ciao tutti,
casa genovesi è lieta di annunciare l'arrivo di un nuovo ospite nella nostra rete sociale (spalla dx, mezzo scroll verso il basso).
il nuovo spazio si chiama spinoza.
e, a occhio, in questi giorni val la pena seguirlo
=)

(via manteblog)

martedì 29 aprile 2008

A.A.A. Cercasi imbracciatori di fucili caldi


Una nota azienda leader del settore della pulizia che conta ben 3 mila uomini cerca

nuovi imbracciatori di fucili caldi

Il candidato sarà responsabile dei raid di protezione dei confini definiti in coerenza con i metodi della Liga, con l’obiettivo:

- coordinamento, controllo e pulizia del territorio

- ampliamento dello stesso attraverso investimenti in zone territoriali emergenti.

Requisiti richiesti: ottime doti di leadership, avere almeno un TSO (trattamento sanitario obbligatorio), avere un arsenale di proprietà e documentati (no autocertificazioni) crimini efferati

Compensi: una collaborazione a progetto di 5 anni, boccette con acqua del Po e un poster con su scritto “vattene a casa terrun”

welcome to rome


...si è appena appena rilassato con il braccio, ma si ripiglia subito...
(foto comparsa su: www.lastampa.it)

lunedì 28 aprile 2008

cose brutte dal mondo_benvenuti all'università di genova


l'università italiana non se la passa benissimo.
e questo lo sapevamo già.

solo che, come spesso accade, quando le percezioni individuali trovano riscontro (corposo e inequivocabile) nei dati, ti piglia ancora più sconforto.

ecco qua cosa raccontano riguardo l'università di genova marco menduni e ferruccio sansa (gli stessi dell'inchiesta sulle slot machine ).
la fonte è il secoloxix di oggi 28 aprile.

giovedì 24 aprile 2008

25 aprile




Buona Festa!
=)

bella cosa

è risaputo che io li odio con tutte le mie forze.
ma questa volta, quelli di repubblica hanno proprio fatto una bella cosa
!
(via manteblog)

mercoledì 23 aprile 2008

Antemprima Punto Informatico


Qui di seguito l'attacco del mio pezzo pubblicato su Punto Informatico di oggi:

Roma - In principio furono i corsi del Consorzio Nettuno: andavano in onda nel cuore della notte sulle reti televisive nazionali, con riprese a camera fissa, ed offrivano lezioni di materie scientifiche svariate sotto la guida di docenti dall'aria arcigna, e spesso un po' grigia. Eravamo negli anni Ottanta, allora, e nella maggior parte delle case non c'erano personal computer né portatili né, tantomeno, internet. Le università erano le Università, e parlare di "formazione a distanza" appariva ancora come un divertimento per intenditori, o una semplice provocazione.
Da allora, però, molte cose sono cambiate.


(continua)

martedì 22 aprile 2008

update: fuori della finestra

forse, dentro il pollaio, maroni diventerà ministro, e rutelli regalerà braccialetti al bromuro.

ma intanto, fuori della finestra:
- il paraguay ha un nuovo presidente (e noi un posto diverso dove fuggire? =)
- in pennsylvania i due candidati democratici si giocano una buona fetta di primarie
- israele autorizza nuovi insediamenti in cisgiordania
- il genoa rischia di andare in coppa UEFA

baci a tutti (tranne a maroni e rutelli)
gio'

domenica 20 aprile 2008

un partito per tutte le occasioni


Hai problemi con il nord? non c'è problema, basta creare un partito del nord.
Hai problemi per pagare l'affitto? non c'è problema, basta creare un partito dell'affitto.
Hai problemi ad andare di corpo? non c'è problema, basta creare un partito di m****...
ah, effettivamente forse quello....

venerdì 18 aprile 2008

aggiornamento gio': il genovese imboscato


ciao cari,
negli ultimi giorni sono un pò imboscato rispetto alla nostra casa digitale.
a tenermi sotto coperta, postumi da batosta elettorale e esercizi di equilibrismo tra lavori (se rinasco vado a lavorare alle Poste, giuro! =)

più tardi spero di poter fare capolino con un post su una mia vecchia mania (no mele su comodino, no esercizi inguinali).

intanto una domanda. qualcuno di voi conosce uno strumento widget per pubblicare sondaggi dentro il nostro blog? Ne ho provato uno di google (lo trovate in fondo in fondo allo scroll di pagina) ma i risultati visivi sono pessimi.

tks e a più tardi!
gio'

giovedì 17 aprile 2008

ancora di salvezza

a sinistra siamo così malmessi, ma così malmessi, che adesso la nostra ancora di salvezza si chiama francesco rutelli
=/

Normalità

Per fortuna, dopo tanto bailamme per le elezioni, possiamo tornare alla normalità.

mercoledì 16 aprile 2008

confusioni del giorno dopo [noioso]


ieri qui dentro abbiamo vissuto un silenzio eloquente. lo stesso silenzio che si respirava sulle facce di altri sui bus, al bar, probabilmente anche in casa.
e, in parallelo ai silenzi, il tentativo di darsi ragione di quello che era accaduto il giorno prima, e del perché. e allora avide letture e ascolti visivi, telefonate accorate, discussioni. un pò servivano per spiegarsi, un pò per sfogarsi e condividere la frustrazione da "day after".

io me ne son stato zitto perché semplicemente non sapevo cosa dire. con eloisa, e con luca, e con altri amici dentro la cornetta, ho discusso a lungo dei per come- e soprattutto dei perché- della debacle elezionaria. e avevo anche provato a scrivere un pezzetto da buttare qui sopra...solo che era ancor più noioso e patetico di questo. è andato dritto al cestino.

colpa di veltroni. colpa di bertinotti. colpa della paura o anche pure di alfredo.
non lo so. che anzi di parlar di questo avremo ancora un mare di tempo.
credo però che la domanda più dirimente per il mio presente (e futuro) di cittadino non abbia a che vedere con le responsabilità del piddì o dell'evanescente arcobaleno. non ha a che vedere con le geometrie partitico- elettorali ma invece con la natura materiale (e le esigenze) del paese dove vivo.
in altre parole la domanda cui mi piacerebbe essere in grado di rispondere è: "cosa vuole questo paese da chi lo governa?" e corollarmente "di cosa (chi) è fatto materialmente questo paese?".
una volta di più, per spiegarmi uso le parole di chi ha detto le stesse cose meglio di me (I. Dominjanni, Manifesto, 15 apr.):
Che cosa vuole la società italiana dalla politica, da una maggioranza e da un governo? Che idea ha di sé nel presente, e che cosa sogna per sé per il futuro? Che idea ne ha, e che idea le dà, quell'arco di forze che fino a poco fa chiamavamo sinistra e centrosinistra, e che oggi come oggi non ha nome o s'è dato il nome di centro? Se la parte vincente di questa società predica e razzola ricchezza, xenofobia, sicurezza, privilegio, e su questi valori attrae perfino strati consistenti di quella che un tempo si chiamava classe operaia, che cosa le si offre in alternativa oltre che Calearo in lista? E se il rappresentante sommo di questa parte vincente della società santifica come proprio eroe lo stalliere Mangano, che cosa gli contrapponiamo oltre ai puntuali libri di Saviano e ai sacrosanti «vade retro» di Veltroni? E infine, questa società vincente andrà sempre blandita e rincorsa con la ricerca del consenso, o arriverà il momento di metterla alla prova della ruvidezza del conflitto?

queste le domande. le risposte, come sempre, sono più difficili da trovare.
non so cosa vuole la società italiana dalla politica (o forse preferisco non guardare quel che sta già, rumorosamente, chiedendo) , ma so quel che voglio io.
quello che voglio è prima di tutto supporto materiale (scuole, strutture di sostegno, nidi, ospedali) per chi è fragile (anziani, puerpere, migranti, lavoratori giovani). Un pò di trasparenza e meritocrazia nei modi di accesso alle risorse (lavoro, sussidi, risorse informative). E soprattutto occasioni di aggregazione, e creazione di soggettività collettive per persone che- anche noi che una volta ci dicevamo di "sinistra"- sono/ siamo sempre più chiusi nella propria individualità. anche perché, per inciso, se sono chiuso nella mia individualità "gli altri" hanno già vinto.

ho parlato anche troppo. quello che volevo dire è che, per ripartire, ciò di cui più sento il bisogno è *studiare/ capire* in che paese sto, anche perché sento bisogno materiale di *agirci dentro* per costruire materialmente un modo diverso di vivere.
anche perché, e questo mi riporta ai "perché" della debacle, la più seria responsabilità di chi ha perso sta secondo me nell'aver perso di vista in che paese sta vivendo.
e scusassero per la confusione
=)

lunedì 14 aprile 2008

21.47: capisci che hai perso.....


capisci che hai perso le elezioni quando, la sera in cui hai perso, ti trovi a guardare X-factor ed a fare il voto disgiunto per dimenticare....

ore 19.58: brava la destra


se avevamo bisogno di una prova del fatto che siamo un paese profondamente di destra, queste elezioni lo hanno mostrato nel modo più eloquente possibile.
intanto, Rai1 annuncia che sta per cominciare "Scommettiamo che", e Scotti sta licenziando un nuovo milionario.
la destra ha vinto: brava la destra.
hasta luego!
gio (che stacca e va a bere)

19.19: una sinistra per il terzo millennio


ore 19.15.
su La7, Grazia Francescato spiega che loro della Sinistra Arcobaleno cominceranno
una riflessione *seria*, e che lavoreranno per creare una "grande sinistra per il terzo millennio".
domanda: ma non potevano cominciare un pò prima?!?

18.55: e mi sento ubriaco

exit poll proiezioni dichiarazioni.
amato dal viminale dice di aspettare.
la7 turbina dati.
la destra vince e io mi sento ubriaco

17.35: bossi presidente del consiglio?


sono le 17.35 circa.
le ultime proiezioni danno la pidielle più robustamente avanti (6 circa i punti di scarto). danno il piddi primo partito e ritraggono il buon berluskino trattenuto per le palle dalla lega nord (fin qui la vincitrice delle elezioni).

che dire? il voto alla lega dice, meglio di qualsiasi altro che paese siamo diventati.
e se dovremo preparare le valigie per andare in spagna, sarà con un grande in bocca al lupo al nuovo primo ministro, umberto-fucile- facile bossi.
auguri

che dire?


ore 16.39. ed eccoci qua. dopo mesi di lamentele e voglia di non votare, eccoci di nuovo qua a soffrire (davanti a rete e tv) aspettando una notte elettorale che si prospetta lunga....

che dire? da una parte, come forse diversi lettori di questo blog, provo un sottile e perverso piacere all'idea di passare la nottata in piedi per aspettare un risultato che ancora non si sa quale sarà.
dall'altra, osservo che la mia tv è accesa su La7, dove una candidata della Pdl chiamata "Alessandra Mussolini" sta discettando di democrazia, sogni e governabilità. e allora penso che proprio uguali uguali le due coalizioni "a vocazione maggioritaria" non sono....

a dopo per altri aggiornamenti.
gio'

PS: chi porta caffè e cornetti per stanotte?
=)

domenica 13 aprile 2008

senza parole















[home de lastampa.it l'ultimo giorno di campagna elettorale]

venerdì 11 aprile 2008

Che fine ha fatto il conflitto di interessi?

Riflessioni per il prima, ma soprattutto per il dopo....
Quello che non ha potuto fare la sinistra con 3 governi lo farà Internet?

giovedì 10 aprile 2008

Votare chi, votare perché


e così ci siamo...tra tre giorni si vota. finalmente ci possiamo togliere di torno questa avvilente, svuotante, campagna elettorale e possiamo avvincerci ad exit poll e collegamenti dalle sedi di partito.

ma voi ci andate a votare? e perché ci andate?

io a votare ci vado. ma forse non è neanche questo, per me, il punto più importante.
per me, infatti il punto importante ha a che vedere con il *perché*?
vado a votare perché credo che qualcuno mi stia proponendo delle ricette efficaci rispetto al cambiamento della mia vita materiale (precarietà, incertezza, violenza delle relazioni umane e professionali)? no
vado a votare perché credo fortemente in una delle parti in lizza? no
vado a votare perché temo in modo particolare la vittoria di una delle parti in lizza? no
vado a votare perché "è un dovere civico"? no

vado a votare, invece, perché credo che a dispetto del loro apparente "basso profilo" queste siano realmente elezioni spartiacque. spartiacque dal pdv degli equilibri istituzionali (partiti che si sfaldano e rinascono, poteri forti che si ricollocano, alleanze improbabili che fioriscono) e spartiacque dal pdv della vita materiale (sempre più "ggente" italiana sfiduciata ed in cerca di soluzioni forti, crisi economica in corso etc).
di fronte a questo, e di fronte alla difficoltà di *partecipare* in modo meno miserabile che con una crocetta, vado almeno a votare. per avere l'illusione di partecipare e non finire di arrendermi...

E voi, ci andate a votare? E perché?
gio'

PS: il "chi votare" è meno rilevante. ma liguri e laziali, prima e sopra tutti, non si sognino di stare a casa!
;)

mercoledì 9 aprile 2008

preparando le cassette


Le prime le ho ascoltate che nemmeno mi ricordo quanti anni avesse. La più vecchia di cui ho traccia fisica è l’originale di “Ok Italia”, con in copertina un Edoardo Bennato molto più giovane di adesso. Negli anni successivi ne ho ascoltate, come tutti, moltissime, e molte altre ne ho preparate su nastri “registrabili” per ricordare dei momenti particolari o conquistare qualche ragazzina (con i risultati che immaginate).
Poi, un giorno, sono arrivati i cd e le buone vecchie audiocassette (ma per noi erano solo “cassette”) sono scomparse.

Tutto finito?
No, non proprio. Perché internet è piena di sorprese, e il mondo è pieno di nostalgici come chi scrive. E allora, solo qualche giorno fa, Muxtape ha messo su un nuovo, geniale sistema che consente di….creare online le proprie cassette. Crearle, a partire dai file mp3 presenti sul proprio computer, e metterle a disposizione online per chiunque abbia voglia di ascoltarle.

Qualche giorno fa, su Punto Informatico, ne parlava Massimo Mantellini.
Ma quello che più conta, per me, è che l’invenzione” di Muxtape ci consente di creare un gioco nuovo: una piccola “collezione di cassette” di casa genovesi.
Trovate qui la mia prima proposta- bella frizzante, come si deve ad una cassetta di “apertura”.
E trovate qui il softwerino per registrare le vostre cassette.
gio’

PS: e non vi posso dire quanto piacere dia cercare i pezzi x la compilation… sembra davvero di essere tornati indietro quindic’anni [aggiunto mentre pistolo dentro ITunes =)]

lunedì 7 aprile 2008

update: voi siete qui

visto che ci sono un mare di cittadini indecisi (così dicono) rispetto al voto, sono sempre di più i quotidiani che mettono a disposizione strumenti di auto- auscultazione elettorale.
parlavamo qualche giorno fa delle iniziative di openpolis e repubblica.
oggi è la volta de La Stampa (difficilissimo, btw).

PS: ma voi andrete a votare?

è proprio arrivata...

se avete un pezzo di terra e una fonte d'acqua (od al limite un chiosco di porchetta, come sogna nicoletta) affrettatevi a raggiungerli ed abbandonare le vostre case...
perché se licenziano anche loro, vuol proprio dire che è arrivata la recessione!

tempi difficili

mozzarella alla diossina.
brunello all'acido cloridrico.
spazzatura per le strade, e presto anche a palazzo chigi.
insomma sono tempi difficili....
e poi, come se tutto questo non bastasse, quando un dialogo in tv tra giulio tremonti e lucia- giornalistapercaso- annunziata, il primo ti sembra molto più serio e ragionevole della seconda...
*aiuto!!!!!*

domenica 6 aprile 2008

The Economist dice...


Ciao! al Mugabe e Basta! al Berlusconi. Un bell' grupo.

e quindi, voi italiani completamente avete perso un' opportunita per una "headline writer's dream" con l'argomento di Giuseppe Pizza del DC.

In Inglese, the headline potrebbe essere stato:

"Pizza Party delays Italian election"

bah-dump-bump!... Don't forget to tip your waitresses and drive home safely, everybody!

Chi ha invitato questo straniero a scrivere qui?


giovedì 3 aprile 2008

vacanza

dice che Europa e Stati Uniti hanno nuovamente criticato la Cina per l'arresto di un attivista...
dice anche che appresa la notizia il premier Hu Jintao, sorridendo, si sarebbe voltato verso gli occidentali presenti e avrebbe detto: "avete ragione. è che a noi da quel tipo un pò noia...non è che possiamo mandarlo in vacanza da voi a Bolzanetho"?
[secondo altri commentatori, Hu non avrebbe mai parlato di "bolzanetho". si sarebbe trattato di un problema di pronuncia: la parola pronunciata era "abu grahib"].
si attendono, cmq, nuovi aggiornamenti.

mercoledì 2 aprile 2008

economia civile e...felicità

da qualche giorno mi frulla in testa un bel post palloso sull'"Essere partita IVA- fenomenologia del precariato post co.co.pro". ma mi manca il tempo per scriverlo a modo....così tengo il titolo figo e rimando ancora per un pò.

ciò detto, oggi voglio comunque proporre un post bello pallosetto.
e così ripropongo qui dentro degli spunti raccolti in occasione di una lezione- spettacolo di Stefano Zamagni, eminente docente di Economia presso Unibo.
tema della serata era la presentazione dei tratti rilevanti dell'approccio cosiddetto di "economia civile".

L'economia civile per chi non l'ha ancora incontrata al bar, è un approccio dell'economia che, criticando le visioni neoclassiche, propone di ricomprendere nei computi (e nelle modellizzazioni, e nelle visioni) economiche anche i contributi del no profit, del terzo settore.

Secondo i teorici che seguono questo approccio- peraltro biecamente sfruttato come "foglia di fico intellettuale" anche da tante leghecoop e compagniedelleopere in cerca di quattrini- inserire il "noprofit" nel calcolo economico consente di "far emergere" tante attività che, anche se non contribuiscono direttamente alla crescita del PIL, hanno un ruolo importante per la tenuta ed il benessere sociale della cittadinanza. e, per conseguenza, producono "ricchezza" e "felicità".

Perché questa roba pallosa dovrebbe essere interessante?
A me sembra interessante perché:
- contiene una critica potente al modello di sviluppo economico dominante, secondo il quale [(più PIL) = (più benessere per le persone)]
- propone, conseguenteemente, una visione in cui per generare felicità è necessario generare "beni sociali", e non solo prodotti e servizi economicamente monetizzabili
- consente di rendere conto in modo generativo di una serie di fenomeni sociali emergenti (il no profit, ma anche le banche del tempo, ma anche gli stessi blog e le reti sociali online) che per il fatto di non "produrre moneta" sono ritenute meno significative/ rilevanti di altre.

martedì 1 aprile 2008

Serie "cloridrato I love you": il voto ai migranti

...se n'è parlato e se ne parla molto, di voto ai migranti...
per me, inguaribile sinistrorso organico (nel senso di mer****, dice qualcuno) è una questione di civiltà e buon senso.
per alcuni altri è una questione di opportunità politico- elettorale.
per altri ancora, invece....