venerdì 30 novembre 2007

per quelli che...

...per quelli che...ancora ci cascano con i giornali di carta (come me)...
ecco uno spazio informativo, o forse disintossicante.
gio'





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PS: ma il fatto che (quasi) nessuno si fumi la proposta capodannesca vuol dire che quale delle cose succssive:
a. c'avete i cazzi vostri
b. state preparando le camarille e i partiti sottobanco
c. volete che attacchiamo a organizzare il 2o dicembre, per rispettare la tradizione
?

giovedì 29 novembre 2007

vedi al quadro 3


quadro 1.
padoa schioppa sostiene che pagare le tasse è sexy. i miei nonni, e con loro anche il mio papà che faceva l'imprenditore, sarebbero d'accordo con lui.
anche io sono d'accordo. mi fanno godere gli asili nido, ho orgasmi multipli per i bus bolognesi, adoro l'idea che nessun ultrasettantenne debba chiedere l'elemosina.

quadro 2.
eloisa lo scorso anno ha pagato oltre mille euro di tasse. a fronte di contratti di collaborazione i cui proventi....l'hanno fatta arrivare a fine mese a fatica per tutto l'anno.
una nostra ex collega che faceva la grafica part- time (e che le tasse le paga volentieri) ha pagato un multone perché- stando agli studi di settore- non era previsto dalle tabelle (!!!) guadagnasse così poco.
e un'altra nostra conoscente, che prepara con le sue manine sante stupende collane in ceramica , sta chiudendo il suo negozio perché strozzata dagli studi di settore (peraltro, si tratta della la stessa conoscente che sabato scorso non mi ha fatto lo scontrino dopo una transazione considerabile).

quadro 3.
sono chiuso nel mio cubicolo e mi interrogo. io da che parte sto?
penso, nei momenti di quiete, che il sistema di tassazione che vivo sia equo ed opportuno, e che semplicemente abbisogni di una revisione dei meccanismi di imposizione. una revisione che consenta di "vedere" le nuove figure flessibili- precarie, ad esempio, e il fluidificarsi delle relazioni lavorative anche per coloro che nel mercato ci stanno da un pò (detto in italiano, per capire che se uno ha tre contratti di collaborazione può anche essere uno sfruttato, e non necessariamente il figlio di gasparri).
e penso soprattutto che debbano essere create leve per stanare coloro che non pagano un centesimo.
penso tutte queste cose, ma fatico comunque a formulare una posizione piena ed articolata, e mi domando se non sono anch'io superato dai fatti.

poi, per fortuna, proprio quasi son in crisi di identità mi capitano sotto il naso notizie come questa (courtesy eloisa) e il quadro mi si rifà chiaro sotto gli occhi:
prigione a vita per gli evasori e nazionalizzazione di tutti i loro beni.
e, già che ci siamo, affanculo pure lamberto dini e tutti i fazenderos ladroni del costa rica.

mercoledì 28 novembre 2007

lista di collocamento

...per combattere la deriva seriosa del nostro blog...e trovare lavoro.
tralaltramente vostro,
gio'

martedì 27 novembre 2007

aggiornamento: capodanno


ciao tutti,
qualche giorno fa casa genovesi proponeva un simpatico giochino a tema capodanno.
riprendo le fila di quei fili per domandare se vi va scapicollarci insieme per fare spesoni e mucchi di lenticchie.

so che un piccolo e intrepido manipolo di guastatori si è riunito in terra di siena nello scorso fine settimana, parlando tra l'altro di terme, di monti, di pulmini.

voi ne sapete qualcosa?

i nomi degli alberi

la fondazione dove lavoro si trova alle porte di bologna, in una stradina asfaltata da poco,
e il suo edificio principale è contornato da un parco ricco di alberi di ogni tipo.
a me guardare questi alberi dà un piacere molto grande. mi piace fermarmi a osservarli, la mattina presto, e fumare con sguardo struggente la sigaretta della colazione come se stessi pensando a delle cose inanerrabili.

e anche stamattina mi sono trovato in questa scena teatrica. solo che, mentre facevo la mia scenetta, mi sono svegliato a me per un istante e mi sono reso conto che non avevo idea di come si chiamassero gli alberi.

non conta, dite voi? conta la serenità che quel momento ti dà?
si, avete ragione pure voi. solo che guardando- e-non- vedendo quegli alberi mi si è materializzato in testa il pensiero per una cosa che avrei sempre voluto imparare, e non ho imparato mai.

non vi capita mai di pensare a quelle cose, magari semplici, che avreste voluto imparare e invece non avete imparato mai?
io ne ho tantissime, di cose piccole che avrei voluto imparare e invece non so.
ci sono i nomi degli alberi, e le forme delle foglie.
e i nomi dei colori, e come usarli.
e poi c'è il meccano (e il senso pratico che si portava appresso). il fratello di mia mamma, che faceva il capitano di macchina sui mercantili, ha provato mille e una volta a tirarmi dentro a giocare con il meccano, e io al meglio tiravo i pezzi dalla finestra.
e così non ho mai imparato il meccano. e anche adesso, quando c'è da montare un lampadario in cucina, smadonno per mezzora e prego il santo dei traffichini di riuscire a tirarmi fuori...

scusate questa tirata amarcordosa. magari ci faccio un concorso: "i nomi degli alberi". la prima uscita sono el voci qui sopra. e l'aggiornamento arriva a breve giro di posta.
buongiorno



giovedì 22 novembre 2007

Una ricetta alla settimana_couscous

a s.agata non ce lo saremmo neppure sognati. e forse anche oggi non va molto di moda- potresti sempre passare da pericoloso estremista islamico.
e tuttavia questa ricetta del couscous la vorrei proprio condividere. anche perché fatico ad immaginare qualcosa di più gustoso da mangiare con le mani (forse le patate al forno rosolate)?
cmq, bando ai romanticismi e largo alle padelle.
buongiorno a tutti.

Ingredienti
(x 2 persone. grado di difficoltà: facile)
200 g couscous
1 spicchio aglio e olio quanto basta (che minchia vorrà dire poi...)
1/2 cipolla bianca
1/2 sedano
1 porro
1,5 carote
1,5 zucchine
1/2 peperone rosso
sale ,pepe, curry
10- pezzetti di petto di pollo, possibilmente spessi

Preparazione salsa
Tagliare a pezzi il pollo (pezzi grandi irregolari) e far soffriggere in una padella con olio finché non prende colore. quindi tagliare a rondelle fini il sedano, la cipolla, la carota (quella un pò più spessa) ed il porro. unire ad un capo d'aglio e buttare tutto insieme in padella.
a questo punto far cuocere tutto a fuoco vivo per 5 minuti.
indi aggiungere sale, pepe e curry e far girare per altri 5 minuti.
dopodiché ricoprire il tutto con acqua e mantenere a bollitura finché l'acqua non evapora quasi completamente.
la salsa è pronta. aggiungetela al semolino dopo che lo avrete approntato (vedi sotto)
Preparazione semolino
Versate in pentola due bicchieri di acqua fredda. salate leggermente e portate fino a temperatura di ebollizione. quindi spegnete e mettete il semolino a riposare dentro l'acqua per 5 minuti. quindi aggiuungete un cucchiaio d'olio e "arate" il preparato con una forchetta.

Il cous cous è pronto (e mi raccomando mangiatelo con le mani!)

lunedì 19 novembre 2007

voglia di welfare

questa settimana mi sono svegliato con una insana voglia di post pesi. qui di seguito, quindi, linko alcuni estratti da un editoriale pubblicato di Mario Deaglio su La Stampa di oggi che mi ha molto colpito.
si parla nell'articolo del legame tra cambiamenti economici globbali, difficoltà dei diversi governi europei ad interpretarli in sede di politiche di bilancio, e problematiche delle generazioni giovani.
e proprio nell'individuazione dei legami tra cambiamenti globbali e difficoltà locali mi sembra risieda il maggiore interesse del pezzo.

Ecco i passaggi che mi hanno più colpito:
Nei due principali Paesi della zona euro i governi si rivelano impotenti a conciliare la sostenibilità finanziaria pubblica con soluzioni sociali accettate da una maggioranza ragionevolmente larga. [...] I nuovi modi di produzione e la competizione dei prodotti dei Paesi poveri non solo sfavoriscono il lavoro sul piano delle remunerazioni ma ne peggiorano sensibilmente le caratteristiche di stabilità; [...] Giovani e anziani si scoprono così privi di garanzie sociali sulle quali potevano contare in un passato ancora molto vicino, senza reti di sicurezza, o con reti meno robuste del passato, sempre più spesso con una vita appesa al nulla.


Deaglio, dopo aver così argomentato, arriva alla seguente conclusione:
Si perviene così a una conclusione decisamente scoraggiante: le attuali politiche di bilancio non portano da nessuna parte, non riescono a modificare a sufficienza la rotta di collisione delle navicelle finanziarie dei singoli Paesi verso gli scogli dell'insostenibilità sociale. La discontinuità con il passato, di cui la sinistra correttamente parla, senza peraltro averla sinora esplicitata in nuovi programmi, deve consistere precisamente in questa correzione di rotta.
Essa comporta la costruzione di garanzie sociali nuove, rivolte a tutti i cittadini, anziché il tentativo, a lungo termine votato al fallimento, di mantenere in vita le garanzie esistenti; su questa via, l'esperienza dei Paesi scandinavi, con la garanzia del lavoro e il parallelo obbligo per i lavoratori di accettare, a determinate condizioni, il lavoro proposto, costituisce un esempio da guardare con attenzione.


forse si tratta solo, da parte dell'autore, di uno scimmiottamento delle politiche di blair sul "welfare" attivo (accettare a forza il lavoro proposto etc). tuttavia, anche di fronte alle mille (spesso ingiuste, secondo me) critiche che piovono sugli sforzi del povero Romanone mio in Italia, mi sembrano cmq parole che val la pena leggere.

Non mi sono dato al macchione è che fa FREDDO!

Era un pezzo che non postavo ( ci ho provato ma venivo sempre interrotto, diciamo... dalle oscure forze del male) quindi oggi con questo timido sole mattutino che mi sfracassa con il suo riflesso sul monitor torno a sparare fregnacce. L'argometo è il più scontato e noioso che esista, il freddo. Purtroppo alla Ginestra dovete sapere che non si scherza, è da quasi due settimane che tutte le mattine mi ibernizzo le mani con raschia-ghiaccio. La mia lamentela sembra scontata ma non è finita e vado al dunque. Questo tracollo glaciale nel mio anrto ha portato alla rottura nel seguente ordine della caldaia ( forse perchè tenuta a palla senza fare una revisione al momento opportuno ) e un tubo dell'acqua ( niente di grave ma che palle ). Casa nuova eh? Casa nuova na sega! Sabato mattina mi son dovuto alzare alle 7 per ricevere quel ciccio bomba ferroviere della caldaia e l'idraulico nano guerriero di 36° livello.

Una cosa positiva c'è stata per fortuna, quella sera ho provato una fonte sostitutiva di calore, il risultato è stato ottimo^^

class action...all'italiana

dopo che l'abbiamo attesa per una decina d'anni, finalmente è passata la legge sulla class action.
rallegratevi cittadini italiani: basta ritardi Trenitalia non rimborsati, basta servizi TIM installati all'insaputa dell'utente. adesso i cittadini si possono unire e le corporation devono tremare. ma devono tremare?

linko, in proposito, un post di paolo de andreis che mi sento di condividere in pieno.
gio'

domenica 18 novembre 2007

dobbiamo sperare in berlusconi...

Dobbiamo sperare in Berlusconi. È incredibile ma è così. L’ho capito oggi e vi devo assolutamente raccontare com’è andata.
È domenica pomeriggio. Alla televisione c’è lucia annunziata che intervista pierferdy casini a “in 1/2 ora” (a proposito, ma all’annunziata chi la manda? Giornalisti incompetenti in tv se ne vedono, ma lei….).
Si parla di varia, noiosa, politicità da pollaio. la “giornalista” interrompe il suo ospite più di una volta, facendo domande scontate sulle liti berlusconi- casini e provando a mettere in bocca al povero poligamo in bocca le cose che lei vorrebbe sentirsi dire. Lui un po’ si adombra. Il telespettatore rischia di addormentarsi. Ma non è questa la notizia.
La notizia è che dobbiamo sperare in berlusconi. No, non sto scherzando, dobbiamo proprio sperare nel sempiterno silvio. L’illuminazione sulla via dell’Umiltà mi ha colto proprio mentre guardavo il simpatico pierferdy: tra una digressione sull’”estrema sinistra che blocca il governo prodi”, una considerazione sulla necessità di un governo “di responsabilità nazionale”, un grido d’allarme sulla imprescindibilità di rilanciare un’alternativa al maggioritario, il nostro simpatico padre di famiglie ha spiegato che tali magnifiche sorti e progressive sono inattingibili proprio per colpa di silvio. Silvio, questa è la tesi, impedisce alle due parti del Parlamento di “ricominciare a dialogare”, rende difficile uscire dalla loro prigione “ai moderati che si sentono stretti dentro il centro- sinistra”, inibisce le “larghe intese” sulle questioni di priorità nazionale (che si tratti delle palazzine del suocero di pierferdy?).

comunque, mentre ascoltavo queste mirabili discettazioni, un’immagine grande e terribile mi si è stagliata di fronte agli occhi: dini, cesa, mastella pierferdy manzione e compagnia che si stringono in un’orgiastica riunione diccì in mezzo al Transatlantico mentre Silvio, novello Achab, si frappone alla riproduzione della balena bianca.
A quel punto ho spento la televisione e sono andato a piangere in bagno.



venerdì 16 novembre 2007

letterina_prima settimana lavorando

cari amici vicini e lontani,
tre parole per raccontare della prima settimana lavorando.


l'inizio, come sempre in queste occasioni, è un bel pò caotico: con l'amico portinaio
abbiamo pian piano messo su il mio muovo ufficio, in una piccola e tranquilla stanza dell'ala laterale della villa che ospita la fondazione (qualche cm fuori del bordo dx della foto qui sopra).
ho anche una bellissima pianta grassa (gina) regalatami da eloisa, e una stampante d'antiquariato.
è molto carino, con il verde fuori e le grate per proteggermi dai rumeni: peccato sontanto che, come si è scoperto dopo, la Fondazione non ha diritto di usare la stanza suddetta (in affitto ad altri "inquilini"). quindi tra un pò si ritrasloca.

anche il lavoro va a regime pian piano. di fatto, il lavoro sul magazine online vero e proprio non è ancora cominciato: attendiamo per partire un progetto ed un preventivo dai probabili partner tecnologici. nel frattempo, sto occupandomi materialmente di rinfrescare e rimpolpare il sito della Fondazione, che da un pò di tempo languiva. scrivo, giro, faccio qualche minchiata (tipo stammattina, quando ho bucato una conferenza stampa per formattare del materiale online). ma cmq va bene, e piano piano imparo a conoscere la struttura. la mia capa sembra in gamba, anche se di solito è più inafferrabile di una primula rossa.

insomma bene.
adesso vi bacio tutti e vi mando tanti saluti dalla Fondazione.

mercoledì 14 novembre 2007

Cominciamo bene

Perché certe perle non restino appannaggio (cerebrale) di pochi, mi sembra cosa giusta condividere con voi questo link giratomi da un amico comune.
http://www.youtube.com/watch?v=KSgXf1Q87Uc&eurl=http://scienziatidiventura.blogspot.com/
Esso merita: il Nostro appare sobrio, tranquillo e dice persino cose sensate (motivo per il quale i maligni mormorano che abbia utilizzato una controfigura). Scherzi a parte: complimenti Maurone! Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando dichiaravi alle telecamere della Prossima Volta “Non scegliere è stato sempre un imperativo categorico" :-)

martedì 13 novembre 2007

capodanno: unisci i puntini

...unisci i puntini...

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[puntino 1] stromboli?
[puntino 2] letti a tempo indeterminato per tutti
[puntino 3] vino e castagne
[puntino 4] insieme
[puntino 5] dove?
[puntino 6] idee verdi
[puntino 7] risiko
[puntino 8] cenone
[puntino 9] camino
[puntino 10] amici
[puntino 11] gioco del l'uca
...
[puntino n] ....
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che ne dite, giochiamo?
=)

lunedì 12 novembre 2007

Aggiornamento blog: la rete sociale di casa genovesi

cari tutti,
questo breve post solo per segnalare una novità dentro casa genovesi.
se guardate qui accanto in spalla dx, trovate la nuova voce "la rete sociale di casa genovesi". ci sono dentro i blog e gli altri spazi digitali dove mi capita più spesso di gironzolare quando posso.

ci sono spazi e persone interessanti, in queste altre case linkate.
io per mia parte allargherò pian piano la vista ma, inutile dirlo, l'invito a tutti voi è di segnalare altri blog, siti, wiki o quant'altro vi sembri utile condividere (eddai gorgo, mi vuoi dire che non hai un blog di riferimento sui manga????)

buona passeggiata,
gio'

PS: a proposito di blog, approfitto anche per segnalare una bella iniziativa che mi è arrivata via mantellini.
si tratta del progetto bloglab.it, dove si prova a strutturare intorno ai blog dei pezzi di percorsi formativi.

domenica 11 novembre 2007

Buon san martino!

auguri a tutti i nostri lettori!
oggi è l'11 novembre e noi, fedeli alle tradizioni della bella regione che ci ospita vogliamo festeggiare insieme la Festa dei Becchi

per chi non la conoscesse ci sono tre possebeleda:
1. ricordare la vecchia e bellissima festa organizzata a via san pietro 82 su iniziativa di nicoletta
2. guardare la scheda linkata
3. andare in macchina a santarcangelo l'11 novembre, e provare a passare sotto le campanelle ubicate alla porta del paese.

baci.
gio'

PS: mentre sto completando il post, la mia mai abbastanza encomiata compagna mi segnala che la festa non esiste solo a santarcangelo, ma appartiene anche ad una parallela tradizione francese

venerdì 9 novembre 2007

Se potessi avere 4 miliardi all'anno...

Il 7 novembre il Senato ha votato l’emendamento del sen. Gavino Angius che chiede alla Chiesa cattolica, al pari di qualunque altra persona o azienda Italiana, di pagare l'Ici sulle attività lucrative che svolge. (Per un approfondimento vi invito caldamente a dare un’occhiata all’inchiesta di Repubblica -finalmente una- su questo argomento http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=13064). In pratica si chiede che un albergo gestito dalle suore paghi la tassa più odiata dagli italiani come fanno (o dovrebbero fare) tutte le attività commerciali che sul turismo ci lucrano. Niente quindi che abbia a che fare con le attività pastorali o con i luoghi di culto. Niente pane per gli affamati o nuove reti da pesca per gli sfollati dello tsunami, come si vede nello splendido spot per l’8 per mille firmato da Saatchi & Saatchi.
Volete sapere come è andata a finire? Il Senato ha bocciato l’emendamento con una larghissima intesa: 288 voti contrari (di cui 48 astenuti, ma è come se fossero contrari) e 12 a favore.
Una dimostrazione concreta che non è affatto vero che in Italia si litiga su tutto. Su poche cose il dialogo è possibile. Ecco la prima: far risparmiare ogni anno 700 milioni di euro alla Chiesa cattolica (che in totale beneficia di circa 4 miliardi di euro annui dallo Stato tra contributi e tasse non pagate). Mi sembra un buon punto di partenza per una democrazia delle larghe intese: tutti, ma proprio tutti, dai fascisti che barcollano ma non mollano all’estrema sinistra dell’hasta siempre, non se la sentono di chiedere indietro questa marea di quattrini a chi porta nel mondo la buona novella della pensione completa. Ma forse ne vale la pena: è il prezzo giusto che si paga per poter vivere in una democrazia a responsabilità limitata, in cui c'è sempre qualcuno che pensa a quali leggi ci possano meglio tutelare dal relativismo etico. Certe idee balzane lasciamole a laicisti e zapateristi. Amen.

Novità!

ma quali novità?
non si tratta di un matrimonio in vista (ciccia non ti preoccupare) né di un pupo in arrivo.

è semplicemente che uno dei nostri redattori- genovesi (per la precisione quello che sta scrivendo adesso) ricomincia a lavorare.
cosa fa? contribuisce a "pensare", e poi a breve a "scrivere" un magazine- on- line.
dove lo fa? lo fa per la Fondazione di UNIBO, la stessa struttura entro la quale si collocava il suo precedente lavoro.
quando lo fa? ha cominciato a farlo da un paio di giorni, e lo farà senz'altro fino a Natale, quando al Presidente della Fondazione dovrà presentare un progetto organico per il magazine vero e proprio, che dovrebbe andare su da Febbraio. altra cosa importante, lo fa solo per mezza giornata al giorno, con ciò restandogli tempo per pensare ai propri desideri.
perché lo fa? per vedere se gli piace, e per pagare l'affitto.

detto tutto questo, ci sarebbero molte altre cose più interessanti da raccontare. tipo il modo in cui il nostro ha trovato il lavoro (fumando sigarette con il mitico portinaio della Fondazione) oppure il modo in cui è pagato *altrettanto* per un part- time di quanto era pagato prima.
ma tutte queste storie un'altra volta.
per me le cose importanti oggi sono due (anzi tre):
- poter fare esperienza pratica di un campo che vorrei mio in futuro;
- vedere premiato (sembra) l'"azzardo ragionato" di lasciare il precedente lavoro.
- stressare un pò di meno la mia compagna, a cui stavo facendo venire i capelli dritti ;)

alla luce di tutto questo, a quelli che non sono contenti della loro attuale condizione lavorativa non posso dire altro che.... rischiate!!!! (vero jose? =)

bacioni ed a presto per un brindisi.
giò

lunedì 5 novembre 2007

scemo

Ci sono una quantità di situazioni dove- ego o non ego- ti senti un po’ scemo. Ieri sera, per esempio, ho guardato Report e mi sono sentito scemo.

Con brevi storie, la gabanelli e i suoi collaboratori raccontavano le traiettorie dei brillanti giovani che, tra il 2005 ed il 2006, hanno dato la scalata ad alcuni dei maggiori istituti di credito italiani:i fiorani, i coppola, i consorte e geronzi e compagnia.
e così, tra una confidenza di fiorani- stupendo interprete di un “finche la barca va” in un locale simil- billionaire- e uno stupore di consorte si arrivava fino al cuore inevaso della questione: l’opaco e smisurato potere in questo paese di pochi banchieri e finanzieri d’assalto. E allora ti raccontavano di come il “compagno” gnutti, fido tesoriere di colaninno e sodale di unipol, stia ricevendo dall’agenzia delle entrate una multa per un miliardo e seicento milioni (un miliardo e seicento milioni) di euro per evasione fiscale, o come l’ottimo geronzi si sia visto riconoscere dall’assemblea dei (suoi) azionisti Capitalia un bonus di 10 milioni di euro, dopo la fusione con unicredit. Ed enne altre edificanti storie.

Embé, dite voi? Benvenuto sulla terra, e che ci sarebbe di nuovo?
Tutto vero, e tutto avete ragione voi.
E' solo che guardi questa roba e ti senti scemo. Scemo perchè realizzi (e lo sapevi già ma provavi con tutte le forze a far finta di non saperlo) che il nostro paese è ormai una minuscola pozza paludosa dove viscidi squaletti si dividono i rimasugli dello sviluppo. Scemo perché vai a fare il volontario per gente che organizza la “Costituente” come il Comitato centrale del Partito cinese. Scemo perché coltivi sogni di realizzazione personale e di salario sicuro, intanto che quelli si distribuiscono le figurine. Scemo perché continui a perdere giornate con i tuoi amici, benpensanti quasi quanto te, a fare discorsi idealisti e virtualmente inutili. Scemo perché, soprattutto ed in sintesi, pensavi di essere più furbo degli altri e invece ti rendi conto, pian piano, che ti hanno fatto fesso.

domenica 4 novembre 2007

torno subito!

cari tutti,
scusate per il prolungato silenzio.
ci rivediamo domani lunedì 05 nov.
che adesso ci chiama la gabanelli.
baci,
gio'