martedì 31 luglio 2007

aggiornamenti blogghettino

ciao. al volo per due aggiornamenti al blogghetino.
#1. qui in spalla dx trovate un traduttore automatico per i post in inglese. un bacio in fronte a chi ne trova uno meno scacio (e due a chi trova un buon traduttore it-> eng).
#2. a grande richiesta, sono stati resi visibili tutti i "giudizi universali" già pubblicati. per recuperarli, scorrete spalla dx fino alla sezione "etichette" e cliccate "giudizio universale".
baci.gio'

I due matrimoni segretissimi...^^

Allora visto che qui pochi mettono foto della loro vita attuale io continuo con la mia (daltronde sono quello che si è dato più alla macchia di tutti). Torno a parlare così del mio matrimonio, mi sembra giusto infatti a questo punto mostrare in anteprima per i frequentatori di questo blogge alcune foto.
Ne posto due, rispettivamente delle mie due cerimonie nunziali, avete capito bene mi sono sposato due volte, la prima in comune a Firenze, la seconda in Giappone.
Ovviamente commenti anche inappropriati sono beneaccetti ma attenti a non esagerare (specialmente sul mio vestito^^) che siete sotto costante mira dei ninja del clan Omori...

lunedì 30 luglio 2007

Aggiornamento giudizio universale: mauro's cut

E' in linea un nuovo aggiornamento de "Il giudizio universale".
Si tratta, in questo caso, di una preziosa "skanner edition".
occhio al numero 2 ed al numero 4 (perché come il mare sardo...)
gio'
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*Le dieci cose per cui val la pena vivere (Mauro)*
1) I soldi per comprare casa
2) L’oralità in tutte le sue forme
3) Le polpette fatte da mamma
4) La spiaggia di Masua quando non c’è nessuno
5) Le idee verdi di Luchino
6) Bohemian Rapsody dei Queen
7) Cagliari-Inter 3-2 nella semifinale Uefa
8) Guzzanti che fa Bertinotti
9) Leggere Asterix sul water
10) Una vacanza in pulmino
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PS: mandatemi per posta il vostro "giudizio universale"!

Un sito alla settimana/ atipici e atipiche in rete

un paio di giorni fa cercavo info rispetto al finanziamento governativo di 200euri per i cocopro.
googlo "contributi acquisto pc collaboratori" e mi salta fuori questo sito: http://www.atipici.net.
sembra niente male, e in più riprende le fila del post di luchino sulla laureata atipica.
niente male: posso anche mandare in cantina il pezzo sul blog di clemente mastella (sigh).
ed eccoci qua.

atipici.net, messo su nel 2000 dalla regione emilia- romagna, nasce per fornire a donne e uomini atipici info e "cibo per la mente". le info riguardano bandi, linee di finanziamento, istruzioni su come ottenere credito od aprire un'attività, "traduzioni in italiano" delle leggi di stato sul precariato. il cibo per la mente riguarda i rapporti di analisi, i libri (sezione gustosissima) e i rimandi ad altri spazi digitali che trattano di precariato.

alcune delle info offerte sono specifiche per la realtà emiliana, ma la maggior parte hanno respiro nazionale. c'è anche, tra le altre cose, un intelligente questionario di valutazione/ auto- valutazione, che uno può compilare per poi richiedere (o per capire che non può richiedere) un prestito ad un istituto di credito.

a me il sito piace molto. pragmatismo emiliano applicato a cristicchi. pessimismo della ragione e ottimismo...e poi mi sembra che gli autori del sito"stiano sul pezzo" dal punto di vista informativo: ci sono i riferimenti "freschi" alle principali iniziative assunte di recente in materia di precariato, e si trovano risposte puntuali alle domande (io per esempio ho appreso che i 200euri non li becco, azz ).
insomma bello.
voi che ne dite?
gio'

venerdì 27 luglio 2007

magari le cose nworkassero...

Simo e Mauro sanno che sto per fare una cosa che ho detto non volevo
fare ma... posto questo articolo perchè nella sua concisione aiuta a capire
un sacco di cose e lo trovo molto bello.
Jamie Whyte al momento è il mio nuovo idolo...

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What is ... Pragmatism?
Get the idea
Jamie Whyte
IT IS PARTY conference season: a nerve-racking time for professional politicians. Despite careful choreography, conferences can easily be derailed by rogue activists with radical policies. What a shame the activists cannot be relied upon to be more pragmatic.

But what is this virtue of political pragmatism? It is not what a dictionary might make you think it is: not a preference for what works in practice over the fine points of theory. The popular distinction between theory and practice is nonsense. It takes a lot of theory to know what will work in practice.

First you need a political philosophy to tell you what outcomes of a policy count as “working”. Should it create wealth? Or should it clean the environment? Or should it achieve something altogether different? Then you need a theory — usually part of economics — to tell you whether or not a policy will have these desired effects.

Of course, many politicians know nothing about philosophy or economics. But such ignorance cannot be what those who boast of their pragmatism have in mind. It would be like a doctor boasting that, being concerned only with curing diseases, he has no interest in medical theory.

Properly to understand the virtue of political pragmatism, we must recognise that policies have two purposes. They are intended not only for the benefit of the nation but also for the benefit of those who promote them. When policies are popular, they can get a politician elected.

“Working” is therefore ambiguous. A policy can benefit the nation (“nwork”) or it can benefit the politician (“pwork”). Pragmatism comes into play when these two ways of working diverge, when the policy that a politician believes will nwork won’t also pwork. Pragmatists prefer policies that pwork.

That is why Tory pragmatists do not like the flat tax policy recently touted by George Osborne. Flat taxes may well nwork — they might cause rapid economic growth that benefits everyone — but the policy is unlikely to pwork: voters just won’t buy it.

Political pragmatism is a curious virtue, being one of the few based on lying. A politician cannot be open about his pragmatism. “I support this policy not because I think it a good idea but only because you will vote for it”; that is not a pragmatic thing to say. Who would vote for someone so unprincipled? But you can do no good in opposition. So goes the standard defence of pragmatic dissembling. Better to sneak into power and then set about doing what you really believe in.

That is what many on the Left vainly hoped Tony Blair was doing in 1997 when he advocated market forces and free enterprise. The good pragmatist is not just a bluffer, but a double-bluffer. He lies not only about what he thinks are the best policies but also about what he intends to do when elected. Virtue unbounded!

Uccidi il negro e salva il mondo dagli zombi!

Allora oggi posto io.. non so se giò mi passerà l'argomento ma ci provo al massimo me lo cestina...
Oggi parliamo di...VIDEOGIOCHI! Vorrei farvi vedere un piccolo capolavoro che a breve arriverà tra di noi e gradirei molto sentire le vostre impressioni su di un piccolo mio dubbio a riguardo.

Chi di voi non lo conoscesse, Resident evil è un brand di successo che ha raggiunto lungo i suoi anni di produzione livelli di popolarità senza eguali, sopratutto con l'ultimo 4°capitolo.
All'E3 di Los Angeles dopo un lungo periodo di assaggi e promesse è stato proiettato finalmente un running esaustivo che mostra anche sessioni in-game.
Il risultato mi sembra più che buono, unica cosa che mi lascia perplesso è l'orda continua di "gente di colore" che in questo 5° capitolo rappresenta la carne da macello ti turno. Capiamoci, il sangue a fiumi mi piace ma qui cè qualcosa che va oltre allo sparare ad una orda di zombi affamati...considerando poi il livello di qualità grafica raggiunta.


Il filmato in questione...

giovedì 26 luglio 2007

Laureata precaria

forse è inappropriato ma lo posto lo stesso.
E' una canzone che arriva per altre vie e a me piace.
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cambiare lavoro mi fa male all'anima.
ogni volta una nuova situazione professionale: adattarsi al nuovo
ambiente, capire le esigenze, gli umori, i caratteri, le tendenze
politiche, quello che posso e quello che non posso dire, quello che
devo e non devo fare.
dare il massimo, per essere presa a fine mese.
piacere a tutti, sorridere, essere simpatica.
imparare nuovi know-how, nuovi skills o come cazzo li chiamano.
essere veloce, imparare tutto, capire ogni cosa al volo.
concentrarmi, non distrarmi mai.
poi tornare a casa e buttarsi su un altro lavoro, su un rapporto
professionale in stand by, su un progetto da finire, su una scadenza
da consegnare.
io così non ce la faccio più.

laureata precaria chiede aiuto
qualcuno mi sente?
e poi mi va in pappa il cervello e finisce che mi piace la nuova
canzone di cristicchi.

laureata precaria..
aria...

Laureata precaria,
con lo zaino pieno di progetti un po campati in aria,
è il secondo tempo della storia,
di una studentessa universitaria.

Tesi di laurea col pancione
110 e lode con i complimenti della commissione
brava, hai fatto un figurone
ma è proprio adesso che per te si complica la situazione.
Ricordi di quel giorno coi parenti in disibbilio
non come adesso che consegni pizza a domicilio, nei quartieri...
che vita grama...
ritorni a casa infreddolita
e il frigorifero è il deserto del Sahara.

Ti chiedi!!!
Perchè non sono nata miliardaria.
Lo vedi!!!
Del tuo monolocale non sei propretaria.
Scendersti un mutuo se firmasse un genitore,
appendi il tuo diploma in scienze della disoccupazione.

Mi hanno fatto un bel contratto proc a proc,
anche se cosa vuol dire non lo so,
so solo che io da domani un posto di lavoro avrò,
con uno stipendio misero io me la caverò.

Laureata precaria,
con lo zaino pieno di progetti un po campati in aria,
con la rabbia rivoluzionaria
di una studentessa universitaria.

Laureata precaria,
che rispecchi fedelmente questa deprimente Italia,
sogni una carriera straordinaria
ora prendi 400 euro al mese come segretaria.

Ci vuole un bel coraggio,
se fai volantinaggio,
a maggio, con lo svantaggio dei problemi
che puo darti un vecchio motorino della piaggio,
che si inchioda senza approdo
a poco prima che comincia il viaggio.

Se per disperazione, urli,
qui nessuno sente,
è come fare la centralinsta in un call-centre...
part-time... meglio di niente
risolvere faccende della gente
che chiama e poi ti offende.
Chi somiglia a quest'Italia
confinata dall'impero?
Sembra un porta borse inutile che bussa a ogni mistero,
ma nessuno gli risponde...
d'altronde sarebbe come infilare un paio di bermuda ad un bisonte.

Mi hanno fatto un bel contratto proc a proc,
anche se cosa vuol dire non lo so,
so solo che io da domani un posto di lavoro avrò,
con uno misero stipendio a fine mese io arriverò.

Laureata precaria,
con lo zaino pieno di progetti un po campati in aria,
forse era una vita meno amara,
quando eri studentessa universitaria.

Laureata precaria,
che rispecchi fedelmente questa deprimente Italia,
sogni una carriera straordinaria
ora prendi 400 euro al mese come segretaria.

Laureata precaria....
laureata precaria....
laureata precaria.

mercoledì 25 luglio 2007

aggiornamento blog: online il giudizio universale secondo....

Primo aggiornamento alla rubrica "Il giudizio universale". Sono in linea (e le trovate qui in spalla dx) le dieci cose per cui val la pena vivere secondo Eloisa.
Complimenti per la fantasia (e soprattutto per il numero cinque).
un grazie va inoltre a a mauro, che ha già a sua volta inviato la sua classifica (online sett prox.).
a ripostarci.
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*Le 10 cose per cui val la pena vivere (Eloisa)*

1) La parmigiana di melanzane

2) Andare in vespa con ciccio (gio')

3) Il sale in fondo al sacchetto dei crackers

4) Un bicchiere di vino davanti al caminetto

5) Fare la cacca la mattina

6) Prendere posizione

7) I cotton- fiock

8) Veder crescere un albero

9) Un divano comodo su cui sdraiarsi

10) Contratti a tempo indeterminato x tutti

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PS: dimenticavo...a latere ho aggiunto anche un piccolo "libro degli ospiti"....se leggete questo post ma non vi vedete....mandatemi una vostra foto!

martedì 24 luglio 2007


Un frequentatore di questo blog, che chiede per privacy di restare anonimo (ma i cui zoccoli, se bene annusati, fetano anche attraverso il monitor) mi gira l'indirizzo e la descrizione di un interessante blog, che volentieri riporto di seguito.

il blog (http://scienziatidiventura.blogspot.com/) non è altro che la "coda" di un recente volume, dove si raccolgono le esperienze di diversi giovani scienziati sardi. ma lascio la parola al nostro sk....ehm...eroe mascherato:

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"Noi giovani precari non ci accontentiamo di lavorare 10 ore al giorno. Spesso, tornati a casa, cerchiamo passatempi assurdi che faciliteranno il lavoro dell’avvocato divorzista a cui, tra dieci anni, basteranno 20 minuti su Google per incastrarci. Per una volta non si tratta di pruriti pedo-pornografici ma di un libro e di un blog dedicati alla fuga dei cervelli. Qualcuno di noi è molto coinvolto nei problemi della ricerca, quasi tutti conosciamo gente che si dibatte per sopravvivere alle angherie e alle viscosità del sistema accademico. Segnalatelo. Postate i vostri pareri. Magari un giorno tutto questo servirà a qualcosa."

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lunedì 23 luglio 2007

aggiornamento blog: il giudizio universale

...suppongo che quasi tutti quelli che leggono siano abbastanza attempati per ricordare quella vecchia, geniale rubrica di Cuore che si intitolava "il giudizio universale": ogni lettore inviava la sua personale classifica sulle tre cose per cui valeva la pena vivere.

da oggi, anche con il vostro aiuto, vorrei fare una cosa simile per il nostro blog.
l'idea sarebbe quella che, una volta alla settimana, uno (diverso) di noi desse il suo personale "giudizio universale", segnalando le cose serie- semiserie- non serie- per cui vivere.
qui, a mo' di esempio, trovate il mio personalissimo "giudizio".
alla seguente pagina, d'altra parte, trovate la form in cui inserire la vostra classifica.
http://gmodules.com/ig/creator?synd=open&url=http%3A//www.google.com/ig/shared%3Fuid%3D105263005876834334653%26mid%3D80%26url%3Dgm_list.xml&pt=%26context%3Dd%26synd%3Dopen%26lang%3Den%26.lang%3Den%26country%3Dus%26.country%3Dus%26cat%3Dall%26num%3D1%26start%3D-1%26cols%3D1%26objs%3DfhI&sn=fhI&lang=en
dopo averla redatta, la potete pubblicare da voi o girarla a me per pubblicazione.
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*Le 10 cose per cui val la pena vivere (gio')*

1) Mangiare e bere in compagnia (durante la vacanza in pulmino)

2) Un tramonto al mare con la mia compagna

3) La coppa dei campioni al genoa

4) Il budino di davide

5) I soldi per comprare casa

6) Avere anch'io un'idea verde

7) Diliberto e rutelli a lavorare

8) La mortadella

9) L'uomo fischietto disoccupato

10) Nanu galderisi che torna in nazionale

venerdì 20 luglio 2007

Il sito della settimana/ www.archive.org

Si dice spesso che internet- e i media digitali in generale- inquinano e riducono la nostra possibilità di ricordare. La tesi è che il moltiplicarsi sempre più accelerato di fonti, contenuti, canali finisce per bombardarci e toglierci la possibilità di elaborare e mantenere memoria o, detto in altri termini, “l’accelerazione sul presente schiaccia passato e futuro (copyright daniele balicco).
Ma la storia che vorrei raccontare oggi- che è il 20 luglio ed è un giorno in cui è importante oliare la memoria- è la storia di un progetto internet che va esattamente nella direzione opposta, provando ad usare lo spazio di rete proprio per oliare ed alimentare la memoria.
Il progetto si chiama Internet Archive (IA), e non è altro che un insieme di archivi dentro cui si trovano le copie di una massa (enorme e sempre crescente) di libri, film, musica, ma anche di siti web scomparsi, di vecchi software, di materiali digitali di vario tipo e genere. Dentro l’IA, nato nell’ormai lontano 1996 a San Francisco, si possono trovare reperti digitali per ogni età e gusto: si va dalle collezioni di puntate di vecchie trasmissioni radio- ad esempio Orson Welles che annuncia l’invasione aliena agli americani terrorizzati- a versioni vintage dei siti che ancora oggi vediamo online, fino a widget ed altri strumenti di “ultimo grido” dell’internet contemporaneo. Il volume di materiale accumulato è impressionante: per dare un’idea degli ordini di grandezza considerate che secondo una stima wikipedia, nel 2006 la sezione di IA dedicata ai “siti scomparsi” (Wayback machine) occupava qualcosa come 2 petabyte (pari a 2 milioni di miliardi di byte) di spazio su disco.
L’obiettivo del progetto, molto ambizioso, è quello di fornire accesso permanente alle collezioni esistenti in formato elettronico a tutti i ricercatori, storici e cittadini del presente e del futuro. In altre parole, e con i termini degli stessi fondatori, si tratta di creare una grande biblioteca digitale dove “far passare i materiali internet dallo stato di contenuti effimeri a quello di artefatti duraturi” per i cittadini di oggi e quelli di domani.
Il desiderio di preservare e sistematizzare i materiali per uso futuro è anche quello che differenzia IA da un youtube qualsiasi. Infatti, attraverso il lavoro di selezione, indicizzazione, inserimento dati relativo ai materiali delle varie sotto- sezioni, ed attraverso le periodiche migrazioni, backup, mantenimento di emulatori per i data format e interfacce “superati”, gli operatori di IA stanno cercando di rendere i materiali navigabili e consultabili in modo organizzato per i cittadini del futuro, dando loro la possibilità di vedere non solo “cosa c’è oggi” ma anche “come eravamo” (la storia e preistoria della rete) e soprattutto “come ci siamo mossi”. In altre parole, aggiungendo le dimensioni del passato (e quindi anche del futuro) al presente imperativo.
Di recente, seguendo questa stessa temperie, l’IA ha sviluppato collaborazioni all’interno di vari
progetti di digitalizzazione (peer- ti- peer e no profit) di intere biblioteche (si veda ad esempio www.openlibrary.org).
E questo è un po’ tutto per il sito di questa settimana. Io mi fermo e vado a mangiare.
Se vi capita, date un’occhiata a internet archive, e buttateci qualcosa dentro. Per il resto, buon 20 luglio e buona memoria. Ciao carlo.

lunedì 16 luglio 2007

(Pen)ultim'ora: si è laureato ruggero loi!


Nel pomeriggio di giovedì 12 luglio lo stato italiano ha insignito del titolo di dottore in storia Ruggero Loi (vedi a lato una vecchia foto segnaletica).

per i (pochi) che non lo sapessero, ruggero è uno dei migliori amici di casagenovesi. dopo il 1996, data della sua prima visita, è tornato a trovarci a siena diverse volte. e a tutti (ma più ancora, mi sia consentito dire, a tutte) è entrato nel cuore.
ruggero è uno tosto, con un mucchio di cervello ed una volontà di ferro. e questa laurea se l'è proprio meritata.

il titolo della tesi? non lo sappiamo bene perché il nostro non ha voluto nessuno alla discussione.
comunque ha brillantemente difeso una tesi sulla storia della chiesa italiana nel dopoguerra, riportando il massimo dei punti disponibili dalla discussione e (dicono le cronache) riuscendo persino ad interessare la commissione.
le cronache raccontano anche che all'atto di sedersi, a mò di buonaugurio, loi abbia piantato un paio di bestemmie. ma questo non siamo in grado di confermarlo.

dopo la discussione, da buon sardo, ruggero ha offerto fiumi di birra, ed altrettanti se ne è scolati insieme agli amici. lo hanno ritrovato la mattina, sverso dietro un palco di concerto in piazza santo stefano.

E' tutto qui. ho detto anche troppo. mi resta solo da dire che sono felice che mi bevo un bicchiere alla salute del nostro.
gio'

venerdì 13 luglio 2007

L'antro del Gorgo








Eccoci finalmente...
Scusa giò ma visto che non ero fra coloro che potevano postare direttamente sul blog, mi sono auto-autorizzato. Non me ne volere.

Salve a tutti! Mi riconoscete? Uno Skalellos a bestia, dalla testa ai piedi, che ha fatto del videogioco la sua religione e del joypad il suo feticcio! Occupante della comune skalelle per svariati anni nonchè ex compagno di stanza del grande Zanobinik.
Di cose ne son successe da quando ho abbandonato il nido senese, niente di interessante all'inizio, ho sbattuto a giro come la merda nei tubi per un po, lavoricchiato qui e la, poi da due anni in pinata stabile a Firenze.
Ma il grosso è successo a gennaio quando io e la mia dolce metà e mezzo Megu ci siamo sposati (Luca ti è passata?) e abbiamo anche comprato casa in quella fertile terra che è Ginestra Fiorentina.

Abbiamo acora molto da sistemare ma comunico ufficialmente aperto il maniero e spero di ricevere al più presto visite.
P.s
Fra l'latro ho una nuova x.360 da far girare, quindi un match di benvenuto è obbligatorio, e chi supera i record della casa ha diritto ad una cena gratis! hahahahahahahahhaahha.

giovedì 12 luglio 2007

Ultim'ora: è nata Diana


Ultim'ora.
stando alle fonti ufficiali (Ansa- Chiavari) alle 13.30 di oggi è nata Diana, figlia primogenita di filippo "duecazzi" curti e alessandra.
la bimba sta bene e pesa ben tre chili e due.
purtroppo, sempre stando alle fonti, assomiglia al papà.
a prestissimo per aggiornamenti più robusti e....auguri!!!!
gio'

macchie gialle (e maionese?) su bologna

La mia città si è riempita di macchie gialle, e non riesco a capire perché. Vi racconto la storia così vediamo se ci capite qualcosa voi
[il post è serio, ma prometto che non lo faccio più].

Ponte Stalingrado, duecento metri dalla stazione: bandiere gialle ovunque.
via dell’indipendenza, arteria di snodo tra stazione e vie del centro: bandiere gialle ovunque.
Viali: bandiere gialle ovunque.
Cosa sta succedendo? Un carnevale di mezza stagione? Una manifestazione? Ma di chi, e perché?

Ieri alle sei e quarantacinque, mentre correvo in stazione a prendere il treno, ho cominciato a raccogliere qualche tassello in più e capirci qualcosa. In piazza dell’otto agosto mi sono trovato davanti un corteo (non numerosissimo, in verità) che stava bloccando la strada, ed ho visto gli addetti montare un grande palco in acciaio accanto a dieci- dodici pallonci(o)ni sospesi da terra. Su ciascuno di essi stava scritto “coldiretti”. In giro per la piazza, persi tra i palloncioni, c’erano anche diversi cartelloni. Uno diceva: “Ministro De Castro, tutela i marchi italiani”; un altro denunciava: “importazioni di frutta straniera: +10,8%. Sappiamo cosa mangiamo?”, altri ancora denunciavano la permissività governativa nei confronti dei prodotti OGM e la mancanza di controlli. Si cominciava a capire qualcosa: era la coldiretti che protestava. Ma cosa volevano, esattamente?

Ho continuato a camminare verso la stazione, pensoso, mentre una fiumana di cappellini e magliette gialle sciamava in direzione contraria, dopo essere stata depositata a terra da grandi pulmann. Ho chiesto e mi è stato spiegato che era una manifestazione “contro il governo, che non difende il made in italy”.

All’inizio ero solo contrariato. Ecco, mi sono detto, l’ennesima prova muscolare finanziata dai partiti del centro- destra per fare cagnara contro il governo in una delle sue città storiche (proprio ieri gianfranco fini veniva a “marciare” sul centro storico di bologna, con grande impatto simbolico e mediatico). Poi, per un secondo, mi sono vergognato di me: “ma come”, mi sono detto, “una fiumana di gente viene a manifestare pacificamente le sue opinioni e tu, anziché essere contento, ti rammarichi? Ti vanno bene le bandiere rosse ma non quelle gialle?”. E poi, ho aggiunto tra me e me, non sarà che qualche ragione ce l’hanno pure?

Mi sono affrettato, l’ora del treno si stava avvicinando rapidamente. Ma mentre salivo sul vagone tre, accanto a questa gialla mi sono venute in mente le manifestazioni dei magistrati contro la riduzione degli scatti automatici negli stipendi, quelle dei taxisti contro le liberalizzazioni, quelle dei sindacalisti contro l’aumento dell’età pensionabile, quella dei politici di governo contro se stessi. E per ognuna che ne pensavo, me ne venivano in mente due- tre di ulteriori.
E allora mi è tornata in mente l’espressione letta qualche giorno fa su un quotidiano, dove si parlava di un paese “ridotto come una maionese impazzita”, in cui ogni corporazione urla e strepita contro le altre, a difesa dello status quo, come in un grande medioevo postmoderno. Dove i politici, più ancora che per il fatto di rubare, sono responsabili per il fatto di stare capendo troppo poco- e troppo poco spiegando- che il mondo ci sta cambiando intorno velocissimamente, e che se non cambiamo con lui restiamo a piedi. E dove, peggio ancora, quelli come me sembrano non capire che le cose stanno cambiando, e che ad andare appresso alle belle bandiere rischiano solo di coprirsi di polvere (polvere?) .

Abbracci pensosi,
gio’

mercoledì 11 luglio 2007

Italia e Spagna, basta che se magna

Hola maricon! Così mi ha accolto il buon Josè di fonte al pretenzioso Hotel Regency a due passi da Via Veneto. Qualche secondo di imbarazzo per valutare quanti capelli in meno (io) e quanti chili in più (lui): “Sei sempre uguale”, “Anche tu”, e lo stempiato e l’imbolsito si abbracciano. Ah, cosa non fanno le magiche frasi di circostanza!
Lui parla un italiano efficace. Io hablo espanol aggiungendo la esse alla fine. Mi preoccupo un po’ per lei: le serate all’insegna dei ricordi universitari in una lingua che non conosci non sono proprio fantastiche. Ma noi italiani siamo brava gente, con gli spagnoli siamo una faccia una razza, basta che se magna. E infatti in men che non si dica ci troviamo di fronte a una pizza a parlare di Zapatero, delle crociate teocon in Italia, delle otto ore da Bologna a Foggia, del catenaccio che ci ha fatto vincere i mondiali. Josè si presta al ruolo di pontiere, lei è carina e non mi fa pesare il mio noio volevan savuar. Alla fine qualcosa ci siamo detti. Scopro che lui si è rotto le palle di fare l’archeologo e ha deciso di lavorare alla reception di un albergo. Da qui capisco l’avversione per le ingiustificate quattro stelle del Regency. Facciamo un giro per Roma by night. Bella all’inverosimile, ‘a Capitale cattura tutti, locali e non. E poi er Cuppolone, che se non fosse per i preti…Scherziamo, facciamo le foto di rito. Loro sono meravigliati per la vita notturna sul lungotevere. Ma non erano gli spagnoli ad avere la movida? Mi dispiace per Simone e Luchino che se la sono presa perché non li ho chiamati. In tempi di revisionismo storico sono diventati legatissimi a Josè. Ci tenevano alla rimpatriata. In effetti sulla strada per Barcellona Luca fece il diavolo a quattro perché alle sette di mattina chiamassi casa dei genitori di Josè per proporgli una colazione con nove sconosciuti all’autogrill. Non riesco ancora a spiegarmi perché alla fine non se n’è fatto niente. Ancora po’ di coda, il cubo di Meier che avvolge l’Ara Pacis, tentativi di tradurre grattachecca in spagnolo e all’una la serata finisce. Con l’impegno di rivedersi. Magari a casa loro, tra Madrid e Toledo. Josè dice che il posto si riconosce dalla puzza di maiale. Pardon, puzzas de maiales...

domenica 8 luglio 2007

aaaarrrggghhhhhh!!!!

aaaaaaarrrrggghhhhh!!!!!!!!
....azz, torno da un week end ligure a quest'ora di sera....dico tra me e me "vediamo se qualcuno ha postato sul blog"....e poi....e poi.......e poi mi vedo smutandato sui segreti piu inconfessabili (vedi alla voce cucina di casa genovesi) proprio di fronte alla mia compagna....

ma vedete che quando ho messo su il blog lo facevo giusto per sapere come ce la passavamo adesso.....tipo per organizzare delle feste o festeggiare delle nascite (ammazza come mi sono imborghesito!!!!)....
tutt'al piu potevo arrivare a pensare a post noiosi- tipo quelli sulla cinquecento che tutta torino la dovrebbe festeggiare, ma poi gratti e scopri che la cinquecento la producono in polonia, e che a torino non c'hanno un cazzo da festeggiare.....

tu ti pensi un blog cosi, tranquillo e controllato.
e invece poi ti giri un attimo...e trovi che cris e luca e tutti gli altri te lo riempiono di vita.....
mah....


PS: fra l'altro, questa pubblicazione di foto "compromettenti" rischia di dare il via ad un vortice di pubblicazioni incrociate, tipo vallettopoli....ma ve le immaginate le liti se dovessoro saltare fuori le foto di lucilla e nicoletta mentre macchiano di caffè la tesina di davide, o le immagini della falsa irruzione della polizia alla festa di laurea di nicola....