giovedì 27 settembre 2007

Un pizzico di zafferano ciascuno...

Amici, oggi credo sia giusto usare il nostro blog per manifestare solidarietà alla popolazione della Birmania che sta tentando di aprirsi un varco verso la libertà. Le iniziative sono tante:
  • oggi pomeriggio ci sarà una manifestazione alle 18.30 in Campidoglio;
  • da stamattina sta girando un sms che invita tutti a indossare venerdì una maglietta rossa (o color zafferano) ;
  • altre idee possono venire dal sito del Progetto Birmania nato per sostenere il sindacato democratico in esilio e per boicottare i petrolieri e tutti i Governi che, pur di sfruttare i gasdotti che passano (o dovrebbero passare) per il Paese, continuano a chiudere occhi e orecchie sui misfatti della giunta militare;
  • una proposta molto bella viene da Burma Action Ireland: mandare lettere (anche se dubito che arriveranno mai) a Aung San Suu Kyi, 54 University Avenue Bahan 11201 Yangon, Myanmar (Burma).

...e chi più ne ha più ne metta!

ce l'avete e nominescion armeno?

riprendo dal blog di mantellini e volentieri linko.
vale da solo il prezzo del biglietto.

mercoledì 26 settembre 2007

con dos cojones...all'italiana

Qualche settimana fa, proprio qui dentro, Jose ci raccontava dei suoi progetti per il futuro e ci chiedeva i nostri punti di vista in merito.
questo giro ci provo io, a parlarvi dei miei progetti. per raccontarvi, capire meglio le mie cose ed avere la vostra.

ad alcuni di voi ho raccontato delle mie difficoltà al presente lavoro: ambiente così così, ridottissime possibilità di crescita/ carriera accademica, mio scarso interesse per i temi di ricerca qui trattati.
negli ultimi tempi queste perplessità si sono acuite, e chiarite. il tempo che passa, ed alcuni accadimenti esistenziali, mi hanno fatto riflettere sul fatto che mi sono "allontanato da me": non è tanto questione di ambiente o carriera, ma del fatto che devo provare (almeno provare) a fare della/nella mia vita cose che mi interessino, e che mi diano piacere.
in altre parole, devo provare a costruire una professionalità che senta mia, e dentro la quale riesca a "vedermi" al di là dell'orizzonte di brevissimo periodo.

vi risparmio le paure (lasciare il molle grembo accademico, temere l'ignoto, non riuscire etc) e passo a sogni ed idee progettuali.
il sogno è quello, un bel giorno, di poter pagare l'affitto scrivendo di- e- facendo internet. un giornalista- che i giornali chiudono e la casta è peggiore di quella dei politici- ma qualcuno che sa di rete, costruisce spazi di rete (profit e no profit) e all'occorrenza ne sa scrivere.
bernhard (che è bernhard) descrive questa cosa come "journalist 2.0" e per me è in questo senso un faro. inarrivabile, ma pur sempre un faro.

nel frattempo, il sogno è semplicemente inattingibile a breve medio: scrivendo e facendo internet non si paga l'affitto. e così per perseguire il sogno di lungo periodo sto perseguendo dei progetti di breve periodo.
questi progetti passano per la ricerca di lavori con cui pagare l'affitto . a questo scopo sto provando a guardarmi in giro per ruoli come:
- addetto stampa in ambito di comunicazione pubblica/ politica
- responsabile di aree e-business e community in aziende con buona propensione a internet
- insegnante (master, scuole per stranieri etc)

lunedì ho un primo colloquio, ed intanto ho preso a interpellare persone e mandare qualche curriculum ("mirato", per il momento).

questo è quanto, per il momento. il mio cantiere è ancora aperto, e sono felice di mostrarvelo per avere la vostra. per farmi tirare un mattone in faccia. o semplicemente per fare quattro chiacchere.

lunedì 24 settembre 2007

Tenda Hyundai & 'Nduja

Ciao a tutti,
con un'altra puntata delle Sagah Fairy Tales. Queste sono alcune foto dell'estate appena finita di Luca e Margherita. A bordo della possente auto coreana abbiamo circumnavigato (via terra) la Calabria a cavallo di Ferragosto. Siamo stati un po' qua, un po' là e anche un po' sagah.
Spero ci resti tanto sole dentro per scaldarci fino ad Aprile.











Una ricetta alla settimana_baciocca di patate

Visto che il lunedì è un giorno indigesto, questa settimana ho deciso di affrontarlo e batterlo con una ricetta, bella zozza per di più. La ricetta casagenovesa di questa settimana è la baciocca di patate, una torta salata ripiena di patate, salumi e fantasia.
Partiamo con gli ingredienti- non prima di aver ringraziato mamma_vera che mi ha passato le dritte.

Ingredienti (torta x 4 persone)
8 patate bianche di medie dimensioni
1 hg lardo (alternative: 1hg prosciutto cotto o 1 hg pancetta)
1cipolla bianca di robuste dimensioni
sale
origano
pepe
olio d’oliva
1 confezione pasta sfoglia
farina bianca

Preparazione
Prima di tutto tirate fuori dal frigo la pasta sfoglia, in modo che prenda la temperatura ambiente.
Spellate quindi le patate con cura (non si butta via niente…siamo genovesi), lavatele e tagliatele a rondelle sottili. Disponetele in uno scolapasta e ricoprite di abbondante sale fino e una punta di origano. Fatta questa operazione, dimenticatevi delle patate: devono restare nello scolapasta almeno ½ ora per “spurgare” l’acqua di vegetazione (1/2 h è ok, ma se avete più tempo…).
Intanto che le patate spurgano, spellate la cipolla bianca e trituratela a pezzetti piccoli piccoli (con moulinex o coltellino). Insieme alla cipolla, triturate anche il salume (lardo, o prosciutto, o pancetta).
Dopo il tempo di riposo delle patate, unitele al “battuto” di cipolla e salumi, aggiungete abbondante olio d’oliva (0.5 bicchieri), 2 pugni abbondanti di farina bianca, pepe e mescolate il tutto a lungo.
Completate tutte queste operazioni, stendete la pastasfoglia su una superficie ampia, spargendo farina su entrambe le superfici, indi allargate bene la sfoglia con un matterello (mia nonna diceva che si può fare anche con i pugni, ma è molto più difficile…).
A questo punto stendete un foglio di carta da forno in un tegame del diametro di circa 35- 40 cm, mettete all’interno del tegame la pastasfoglia, versate l’impasto e livellatelo bene con un cucchiaio. L’ultimo passaggio è l’aggiunta, in testa al tutto di 5 riccioli sottili di burro. Dopodiché infornate nel forno già caldo (220 gradi circa) e lasciate cuocere per 35 minuti. La baciocca è pronta!

PS: se volete vedere per intero il ricettario di casa genovesi, potete cliccare sull'etichetta "ricetta_della_settimana" qui sotto, o semplicemente qui.

venerdì 21 settembre 2007

TGS 07 - erezioni incontrollate.

Oggi torno a parlare di videogiochi (giò, lukino sostenetemi in questa mia perversione ludica!).
In questi giorni nella capitale del sol levante si sta svolgendo il più importante meeting del settore, il Tokyo game show (TGS). La manifestazione oltre ad offrire svariate press-conference è inondata di materiale promozionale delle imminenti e più importanti uscite sul mercato. Voglio condividere con voi l'ultimo video di uno dei quei giochi per cui secondo me vale la pena comprare una PS3, METAL GEAR SOLID 4. E' incredibile come questo videogioco esista da più di venti anni, una storia che ha attraversato tutte le console con una trama tanto affascinante quanto incomprensibile. Hideo Kogima padre della saga, ha affermato che con questo ultimo titolo abbandonerà il progetto, diventato a detta di lui troppo famoso e complicato da evolvere ulteriormente.
Questo è l'ultimo video ufficiale, metto in chiaro che la grafica è in-game. Ci sono tanti altri video sulla rete ma in questo si vede particolarmente bene il lavoro maniacale svolto per le espressioni del viso e i movimenti corporei...impressionante a mio parere.


Aggiornamento blog: il giudizio universale secondo Romeo

ciao tutti.
dopo lunga e dolorosa malattia si è rimesso, e torna a scalciare insieme a noi, il "giudizio universale".

protagonista della classifica di questa settimana è l'ottimo romeo.
pubblico qui sotto la sua classifica- in attesa che lo strumentino sw che consente la pubblicazione in spalla dx riprenda a funzionare...

che dire della classifica di romeo?
i punti cinque e sei me li compro subito.
a dieci ci devo pensare ma ammetto che è molto poetico.
grazie romeo e....grazie a chi vorrà contribuire al GU!
gio'


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Le 10 cose per cui val la pena vivere (Romeo)
1. Risalire la china dopo una caduta
2. La dolce pratica della "coccolatio"
3. Erasmus bis, tris, quater in ogni dove
4. L'ombelico del Mago Pancione: etcciu...!
5. Il filo interdentale e che sia di marca buona!
6. Scrivere un editoriale sul CorSera mangiando pane pugliese e pomodoro;
7.Tavolacci di legno, un rosso della casa, compagnia spensierata e caciarona;
8. Giocare a nascondino e gridare "Tana libera tutti"
9. Il mercato, gli odori, i rumori, la gente: la Boqueria a Barcellona o Porta Palazzo a Torino;
10. Vedere giocare insieme Baggio e Batistuta con la "camiseta" viola;
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giovedì 20 settembre 2007

Autodeterminazione delle cime di rapa




Cari amici, se per il prossimo autunno-inverno siete preoccupati per l'aumento dei prezzi della pasta, per il black-out energetico, per l'aumento della benzina, perchè non avete passato l'estate a fare conserve di pomodori biologici e vi ridurrete a riscaldare quattro salti in padella....unitevi al gruppo di acquisto del Parco dei Buoi. Francesco Travaglino, coltivatore diretto molisano (o se preferite contadino digitale) vi propone di tagliare allegramente tutti i passaggi della famigerata catena di distribuzione alimentare (in barba alla coop, ma Cofferati non c'entra) e di acquistare i seminandi prodotti del suo orto invernale direttamente alla fonte. Il sistema è semplice. Quest'inverno invece di scegliere dalla lista di ortaggi che Travaglino coltiva di solito, ciascun cliente può decidere quello che farsi seminare, (si prega di evitare i germogli di soia thailandese), si decide il quantitativo, si paga con PayPal e poi, mano a mano che le verdure maturano, si riceve un pacco a settimana fino a primavera. Insomma un passo avanti dell'umanità verso il diritto all'autodeterminazione dell'ortaggio. Noi l'abbiamo fatto per la primavera-estate e possiamo garantire sulla qualità e sulla puntualità. Il costo finale più o meno è lo stesso del supermercato (se siete in più di 2 ovviamente si risparmia), ma la qualità è un tutta un'altra cosa. Soprattutto perchè la verdura che viene inviata è davvero maturata sulla pianta e non in un frigorifero. Questo può creare l'inconveniente di vedersi arrivare per un paio di volte un pacco strapieno di lattuga e peperoni. Ma in questi casi basta invitare a cena Luchino e siete a posto. Al di là di tutti i bei propositi biologici e ambientali (ovviamente anche i corrieri che consegnano inquinano...), volete mettere la comodità di non dover pensare a cosa comprare e poi cucinare la sera? L'ansia di non sprecare niente poi, ti fa mangiare una quantità inaudita di verdure che avevi sentito soltanto nominare da bambino in programmi di Piero Angela.

flautolenze: è emergenza

è di nuovo scandalo intorno alla politica italiana.
stando alle agenzie, intorno alle 4.30 del mattino di questa mattina la signora luigia ferrari, di san vito al tagliamento (PN), si è svegliata per la pesantezza di stomaco. e dopo essersi rigirata diverse volte sui fianchi, e poi sulla schiena, ha prorotto in una sonora scoreggia. che ha svegliato l'intero vicinato (nella foto, luigia ferrari)

la notizia, riportata in un'ANSA delle 8.30, ha subito fatto il giro dei giornali.
il direttore del TG2, mazza, ha preparato un editoriale di fuoco sull'argomento. vi si legge tra l'altro "e se tra qualche tempo, mosso da questo cattivo esempio, qualche testa calda decidesse di imbracciare un pentolone di fagioli e cominciare a sparare?".

gli echi della denuncia di mazza si fanno sentire anche in Parlamento. e la politica torna a dividersi. secondo Pecoraro Scanio (Verdi) "il gesto della signora ferrari ha grande valenza simbolica, e rilancia la questione dell'impiego delle risorse alternative per la produzione di energia pulita". secondo Bondi (FI) "la colpa è di questo sciagurato esecutivo che ha occupato tutti i posti di potere ". più sfumata la posizione della Lega Nord che con Boso fa sapere "e comunque la signora viene da San Vito".

Si attende per la serata, durante la prima puntata di Annozero, la replica di grillo. secondo alcune voci, il comico- politico genovese sarebbe pronto a proporre un bollino.
la repubblica, frattanto, ha già predisposto un editoriale per il numero in edicola domani ed un sondaggio sul suo sito.
(Fonte: ANSA, 9.45)

martedì 18 settembre 2007

L'antro di Gorgo si evolve!

Son passati appena tre mesi da quando io e la Megu ci siamo trasferiti alla Ginestra che già è avvenuto un grosso e meraviglioso cambiamento. Sono finalmente nati i tanto agognati parcheggi privati. Dovetesapere che Via de' Morelli era così stretta che al confronto il culo di una vergine pareva un tombino di Calcutta scoperchiato; questo non solo dava vita atutte le ore ad un parcheggio selvaggio ma era anche causa di bellissime e frequenti bestemmie gratuite (da queste parti ci son dei professionisti...).














Vi allego foto dell'inaugurazione, con tanto di spumante e pasticcini.

Teo ^^

ancora lavavetri....ma meno sexy

La settimana scorsa anche qui dentro casa genovesi abbiamo discusso sui c.d. “lavavetri”.
Adesso, riprendo il discorso perché in mezzo al bailamme mediatico- politico su quel tema sono saltati fuori altri spunti che, anche se meno sexy delle punizioni per i lavavetri (Repubblica non ci farebbe un dossier, per capirci) sono almeno altrettanto importanti. Il tema qui è quello della c.d. “sussidiarietà orizzontale” o, per dirlo in termini potabili, del ruolo dei privati nella gestione del welfare del nostro paese.

I fatti. Tra i tanti che hanno preso parola sul tema dei “lavavetri”, qui a Bologna vi è stata anche Legacoop, la potentissima lega delle cooperative. Con modo pragmatico, la Lega ha proposto al Comune di regolarizzare la posizione delle persone che oggi lavorano ai semafori, reimpiegandole in attività come la pulizia dei muri cittadini- imbrattate da pericolosi graffitari- o delle piazze- riempite di birre da pericolosi studenti. Il sindaco Cofferati, per sua parte, ha risposto alla proposta di Legacoop ribattendo stizzito: “se avete soldi a sufficienza, fatelo voi”. E per il momento la discussione si è chiusa qui.

L’interesse dei fatti. A me, al di là del merito della proposta, la storia sembra significativa perché racconta bene dello stato delle relazioni tra decisori pubblici e portatori di interesse privati. Abbiamo, da una parte, un grande attore privato che fa delle proposte rispetto al disegno di una politica pubblica. Ed abbiamo dall’altra un decisore pubblico che, non riuscendo a formulare una proposta propria, si limita a replicare inacidito: “se siete così bravi, cacciate i soldi e fate voi”.
Ora, anch’io sono cresciuto in un paese in cui la Chiesa e le sue agenzie, da sempre, suppliscono ai “deficit di politica pubblica”. Ed anch’io ho studiato a Siena, dove il Monte dei Paschi amministrava la città almeno altrettanto del sindaco. E, ancora, mi rendo conto anch’io che lo Stato “non ce la fa più” a svolgere tutti i suoi compiti tradizionali, e che sono ormai molti i paesi occidentali in cui i privati compartecipano di oneri ed onori delle politiche pubbliche (università, sanità etc). Dico tutto questo per dire che non sono un pericoloso dirigista, e che riconosco una validità al nuovo Art. 118 della Costituzione, alla c.d. “sussidiarietà orizzontale” e anche all’attivismo dei privati nella sfera pubblica siano di per sé male.
E tuttavia, ascoltando Cofferati e Legacoop che parlano di come reimpiegare i “lavavetri”, mi restano almeno un paio di dubbi:

1. Come quelle riguardanti le infrastrutture, l’educazione, la sanità, le pensioni, anche le “politiche per la nuova cittadinanza” mi sembrano *strategiche* per il futuro del paese. E allora, è possibile che i nostri decisori non siano in grado di formulare in proprio idee e soluzioni su queste questioni, e magari indirizzarne (se non gestirne completamente) la realizzazione?
2. Le “Legacoop”, le “Compagnia delle Opere”, le “cittadinanza attive” e le mille banche del territorio sono sempre più inserite nella gestione attiva del welfare del nostro paese. Questo è un fatto, ed anzi dobbiamo loro un grazie per il contributo che danno. Detto questo, sarebbe bello che fossero (un pò) più trasparenti e dibattuti i modi con cui continuiamo ad appaltare loro pezzi delle aree di intervento pubblico. Perché a volte, quando li sento entrare con modi silenziosi e discreti all’interno delle “stanze” del welfare, questi signori mi ricordano- più che la balia premurosa che mi rimbocca le coperte- il borseggiatore che mi sfila il portafogli. Altro che lavavetri.

domenica 16 settembre 2007

Una ricetta alla settimana/ pennette zucchine e speck

Mi rendo conto di non essere esattamente credibile come dispensatore di ricette: le lunghe serate a sant’agata e l’amicizia di svariati spacciatori di sughi pronti non depongono a mio favore.
E tuttavia sono convinto che anche ai “compagni che sbagliano” vada data la possibilità di redimersi. E così mi ripresento con una nuova ricetta per il ricettario di casa genovesi. Si tratta delle pennette zucchine e speck, che eloisa ed io abbiamo rubato all’estro di suo fratello felice (grande artigiano e curioso della cucina).
Sono buone e relativamente semplici da preparare. Ecco la ricetta:

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Ingredienti (x 2 persone)
200 -> 220 g penne
2 zucchine medie
4 fette di speck (50- 60 g circa)
1/2 cartoncino di panna da cucina
1 foglia di alloro
olio d’oliva
1 testa d’aglio vestito
sale, pepe a piacere
gorgonzola (opzionale, solo per zozzoni)

Preparazione
Tagliare le zucchine a rondelle sottili- anzi troppo sottili no. Quindi mettere in padella le zucchine insieme con testa d’aglio, olio abbondante, sale, pepe, alloro. Fare soffriggere il tutto a fuoco medio fintantoché le zucchine non sono ben cotte (dice la saggia eloisa: “croccanti ma non stracotte”).
Quando il condimento è pronto, spegnere il fuoco. A fornello spento, aggiungere metà confezione di panna, lo speck tagliato a strisce (o a pezzetti), zola a piacimento. Infine aggiungere qualche cucchiaio di acqua di cottura per rendere più cremoso il tutto.
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E voi, ricette ne avete?

venerdì 14 settembre 2007

Scopri le differenze!


Scopri le differenze tra i due protagonisti di questa fotografia!
Invia subito la tua risposta e parteciperai al concorso “Mantieni un orso a distanza” (che è anche un buon modo per non farsi divorare).
Se verrai estratto ti sarà assegnato un orso vero che dovrai mantenere a tue spese per il resto della vita (e sono animali longevi).
Aiuterai così a proteggere l’orso bruno sardo in pericolo d’estinzione a causa del troppo mirto bevuto.

martedì 11 settembre 2007

Foto delle tue vacanze vestite ne hai?





Nel dare il nostro contributo al concorso "Foto delle tue vacanze nuda ne hai?" e nel ricordare (casomai ce ne fosse bisogno) che non si tratta di un fotomontaggio, indico all'istante un nuovo premio: "Come ho convinto Nicola a fare questa foto"? La risposta è fra le seguenti, ma attenzione, solo una è quella giusta! 1) Fornitura per l'arco della vacanza di Hamburger Febo e Super Skunk ad libitum; 2) Lasciapassare per n. 1 visita solitaria al Red Light District comprensiva di consumazione; 3) Ingresso al museo "Madame Tussauds" di piazza Dam comprensivo di foto vicino alla statua di Jack Sparrow; 4) Ingresso allo Zoo di Amsterdam (con la scusa che è il più antico d'Europa) comprensivo di foto con i leoni (per fare pendant con la foto del falco di Budapest); 5) Visita all'Amsterdam Arena e acquisto maglietta ufficiale dell'Ajax. Postare le soluzioni entro e non oltre il 30 settembre. Il vincitore avrà diritto a un set di foto comparative che dimostrano come le giraffe dello zoo di Amsterdam abbiano il collo meno lungo di Lucilla (noo, mi sono tradita).

lunedì 10 settembre 2007

festa di inagurazione

ciao,
eloisa e io abbiamo una nuova casa.
e non abbiamo ancora fatto una festa di inaugurazione.
è arrivato il momento di organizzarne una.
sabato 6 ottobre bologna è città aperta, e casa nostra pure. chi viene si portasse (x sicurezza) i saccoapeli, ma i letti li stiamo trovando.
i tortellini li mettiamo noi.

dimenticavo. abbiamo scelto il 6 ottobre in modo da armonizzare la festa con la festa di Internazionale, che si svolge a ferrara dal 5 al 7 dello stesso mese.
baci,
gio'

domenica 9 settembre 2007

ruggero mi manda un sms e.....


L’altroieri Ruggero mi manda un sms e mi dice: “domani grillo alle 5…ovviamente gratis…venite?”io gli rispondo tutto contento e gli dico: “ci vediamo alle 5 in piazza”.
Solo che poi in piazza non sono neanche riuscito ad entrarci: grillo e la sua manifestazione “v-day” hanno fatto il pieno. Era zeppa la piazza. Erano stipate le vie di accesso. E c’era uno sciamare continuo (e non indistinto) di persone a piedi fin sotto le due torri: erano così tante le persone che intorno alle diciassette e trenta i vigili hanno dovuto allestire al volo un’isola pedonale. quelli come me, che non sono riusciti ad entrare in piazza, hanno potuto seguire l’evento su grandi monitor.
Intorno alle diciassette grillo ha cominciato a parlare. Se l’è presa con i politici, di destra e di sinistra, chiedendo/ proponendo molte cose- dalla ineleggibilità in parlamento dei condannati alla consultazione della popolazione in occasione delle scelte strategiche. Ha fatto ridere/ piangere all sua maniera, come quando ha raccontato del ministro damiano che, ricevendo da grillo un libro sui lavoratori precari avrebbe detto “mi piacerebbe essere utile alla sua causa, ma io sono qui per caso”. E ha dato la parola a molte e diverse persone, tra cui studiosi, cantanti, ragazzi.

È stata una bella esperienza, con tante persone anche giovani e molta spontaneità.
Solo che io ancora non sono riuscito a capire fino in fondo cosa ne penso, e allora ne parlo con voi.

Prima di tutto: qual’è la notizia?
Che oltre cinquantamila persone si sono ritrovate in piazza a bologna (e moltissime altre in altre città) per un happening politico convocato da un comico?
Che c’erano tra gli astanti tantissimi ragazzini molto giovani?
O forse il fatto che i media mainstream hanno per il possibile silenziato/ ignorato l’evento?
Od ancora il fatto che tutte queste persone (e, ora che ci penso, pure io e ruggero) si sono coordinate attraverso la rete e gli sms?
Già su questo non so. Sono tornato a casa e, mentre riuscivo a capire che mi ero trovato a partecipare ad un evento notevole, facevo fatica a spiegarmi perché.

E poi ci sono le domande sul valore dell’evento. Esperienza costruttiva di politica costruita dal basso? Valvola di sfogo per sinistrorsi delusi (tipo me)? o detonatore per le pulsioni fascistoidi ed antipolitiche che nel nostro paese siamo venuti costruendo? E ancora: evento utile per rigenerare la partecipazione dei cittadini o Evento fine a se stesso?
Io risposte vere non ne ho. So solo che è stata un’esperienza potente ma di più non so. E allora rimbalzo la domanda a voi. Cosa è stato il v- day?

venerdì 7 settembre 2007

gita a baguio

Tra i frequentatori di questo blog ci sono tante persone in gamba. E tra queste persone in gamba c’ è anche una ragazza- della quale non dico il nome per creare suspance- che scrive e supervisiona progetti di sviluppo in aree del Sud del mondo.

Adesso, si dà il caso che questa ragazza nella scorsa primavera abbia fatto una gita giusto dietro l’angolo, nelle filippine, per studiare se e come stanno procedendo i progetti di cooperazione messi in piedi là dal suo Centro di cooperazione. E si dà anche il caso che abbia girato dei brevi reportage video di alcune “tappe”della sua esperienza. Vi si racconta dei progetti in via di svolgimento, e delle esperienze delle persone coinvolte nelle iniziative, e del senso complessivo degli interventi.

Ora, in verità la nostra eroina non era proprio d’accordo a pubblicare tutto su casa genovesi. È persona genuinamente modesta e pudorata. Ma invece io, che sono sempre assetato di conoscere l'"e oltre" di tutti noi, nottetempo mi sono messo una calzamaglia nera ed ho trafugato da youtube uno di quei reportage, e dal cassetto di cris……eeeeehmmm volevo dire della nostra amica...poche righe di introduzione a tale reportage.
Qui di seguito lo scritto, e sotto il video.
Buona visione,
gio’

PS: per chi non avesse capito chi è, vi dico che la nostra amica è quella che balla come una forsennata in fondo alla sala, nella danza finale del video…

Estratto
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“L'ho girato a Baguio, cittadina al nord delle Filippine dove sono andata a visitare il Mountain Maid Center una realtà che, grazie alla produzione e vendita di marmellate, biscotti e altri prodotti dolciari, dà la possibilità a circa 100 ragazze/i all'anno, provenienti da famiglie poverissime che vivono nella Cordillera (zona montuosa quasi inaccessibile nel nord del Paese dove gli abitanti vivono in villaggi senza elettricità o acqua corrente), di guadagnare abbastanza per permettersi vitto, alloggio e retta al college. I criteri di ammissioni sono severissimi (reddito familiare, numero di componenti, sfighe varie) e la vita di questi ragazzi è molto dura […] La direttrice del Centro mi ha spiegato che l’attenzione alla disciplina nasce dal desiderio di formare cittadini, auspicabilmente futura classe dirigente, onesti e responsabili. Il problema principale delle istituzioni filippine, secondo lei, è la profonda corruzione e disonestà degli amministratori. Loro sperano che con questa educazione al rispetto delle regole e della disciplina i loro ragazzi una vola entrati nel mondo del lavoro e nelle istituzioni si comportino diversamente.[…]”

mercoledì 5 settembre 2007

Lavavetri, mafiosi e altre parole

Sulla questione dei lavavetri è stato già detto tanto. Volevo però mettere in evidenza un aspetto che è rimasto un po' tra le righe in questi ultimi giorni, ovvero cercare di ragionare su ciò che resterà alla fine di tutta questa vicenda (che poi è quello che su cui si dovrebbe interrogare un politico responsabile).
Metto subito in chiaro che non concepisco come si possano considerare lavavetri o prostitute come criminali. Non vorrei che facessero i precettori dei miei figli, ma non posso che considerarli come vittime. Sono d'altra parte convinto che il fatto di essere sfortunati non li autorizzi a essere violenti. Il loro diritto a sopravvivere non può scavalcare quello di poter essere liberi di fare una passeggiata senza essere aggrediti. Ma è inconcepibile fare graduatorie fra questi due diritti. Inconcepibile esattamente come lo è stabilire se sia più importante perseguire i lavavetri o i mafiosi (per il semplice fatto che i secondi sono dei criminali e i primi no). Direi però che noi italiani non possiamo permetterci di farne un problema etico: sarebbe veramente ridicolo che qualcuno di coloro che si sono precipitati a difendere Valentino Rossi si ponesse interrogativi etici sul rispetto della legalità. Sappiamo bene che non amiamo le leggi e sarebbe curioso che cominciassimo a essere intransigenti proprio con gli immigrati. Ovviamente ciò non toglie che oggi esista in Italia un problema di violenza diffusa che va risolto, senza nascondersi dietro la solita solfa che ci sono problemi più importanti. Come ha detto Michele Serra nessuno rinuncia a scacciare una mosca perchè è più importante pagare il mutuo. Ma per affrontare il problema ci sono modi molto diversi, che posso definire senza pruriti soluzioni di sinistra e soluzioni di destra, senza possibilità di confusione.
E qui vengo al punto. Siamo convinti che far finta di niente, che non intervenire, così come suggerito da alcune posizioni della sinistra radicale, alla lunga si faccia del bene a queste persone?Il più famoso sociologo americano, Robert Putnam, dichiaratamente di sinistra, ha fatto 30 mila interviste in decine di città statunitensi. Ne è emerso che la diversità etnica è considerata tutt'altro che un fattore di arricchimento sociale, almeno nel breve periodo: sembra che l'eterogeneità scateni invece un senso di sfiducia collettiva che spinge gli individui a chiudersi in se stessi e a diffidare persino della propria comunità di riferimento. Risultati analoghi arriverebbero da altri studi realizzati in Svezia, Gran Bretagna, Australia e Canada. In pratica la diversità imposta e non capita eroderebbe quello che viene definito il "capitale sociale" che naturalmente è tanto più alto quanto più la gente ha fiducia nel prossimo. Ma come fare allora? Senza dubbio un certo sensazionalismo mediatico non ci aiuta ad accettare chi non conosciamo. Per la tv sono tutti delinquenti e faremmo bene a non uscire più di casa. Analogamente pensare che tutti gli immigrati siano buoni finisce solo per ritorcersi contro coloro che provano a cercare una strada per campare onestamente. Allora è giusto astenersi dal fare differenze tra chi lavora duramente in cantiere (spesso sfruttato dai caporali) e chi invece massacra due vecchietti inermi?Ribadisco: per me non è un problema etico ma di costruzione di una società multietnica. Se non ci fosse stata una netta distinzione tra mafiosi e poveracci, ci sarebbero oggi tanti italoamericani onesti e ben inseriti nella società statunitense?

aspettando la notte bianca...

...invece di Lucio, Dalla!

Ciao, scusate la scivolata in scena, con la quale per la prima volta mi faccio viva sul blog (se si esclude un commento a un post vecchio di giorni e probabilmente non letto da molti), ma tant'è...ormai è fatta!
Al limite prendetela col vino che ieri sera non ha permesso alle idee verdi di andare più in là di questo (o ancora più al limite, con Mauro e Luca presenti ;-)).
Già, perchè ieri (mio compleanno! mi presento, sono Francesca) in un sofferto e freddoloso brain storming sul titolo da dare alla festa che stiamo preparando a Roma (in via portuense 201) per venerdì (07 settembre 07), in cui festeggeremo i miei tanti anni e quelli, meno tanti, di una cara amica (Manuela)...abbiamo scelto di fare apertamente concorrenza al Dalla cantante, col nostro Dalla! esortante...

Quindi, che il nome della festa rimanga questo o no (e speriamo di no...accettiamo suggerimenti!) siete tutti esortati...cioè, invitati!!!
Posti letto per chi volesse venire a roma da fuori ce ne sono in abbondanza (e per chi volesse restare anche per la notte bianca anche...anche se io, sabato, non notterò biancamente).

Fatemi sapere...intanto baci e ben trovati!

Fra

martedì 4 settembre 2007

Ciao Franco

Giovedì scorso se n’è andato un signore chiamato Franco Carlini.

Franco Carlini faceva il giornalista, occupandosi tra le altre cose di progresso scientifico e nuove tecnologie. Franco Carlini era acuto, curioso e semplice nell’espressione come solo le persone intelligenti sanno essere. E, dato non insignificante, diversamente dai tanti cervelloni capaci solo di pensare per sé e per il proprio ego, Carlini era (è) anche riuscito a costruire intorno a sé una "bottega" di giovani giornalisti ricca e vivace. Perdipiù in una realtà depressa come quella genovese.

Per me, che pure non l’ho mai conosciuto de visu, Carlini è stato un punto di riferimento e di stimolo: molti dei miei interessi di oggi, e delle cose che sento, le devo anche a lui. Univa acume e visione progressiva come nessun altro, e il suo taglio sul cambiamento socio- tecnico aveva insieme dell’umanista e del politico al livello più alto. I suoi pezzi mi erano così rilevanti che- a dispetto della mia proverbiale disorganizzazione e trascuratezza- avevo appositamente costruito un archivio cartaceo di tutti i suoi articoli del giovedì sul Mani. E mi preparavo a perfezionarlo proprio quando ho appreso della sua scomparsa, assurda e inaspettata come tutte le scomparse.

Cose altre da dire non ne ho. Se volete trovare un archivio di articoli e riflessioni di Carlini lo potete trovare qui.

A me mancherà tanto. Ciao franco.

lunedì 3 settembre 2007

Aggiornamento blog: il giudizio universale secondo Jose

Cari tutti,
grazie alla fine dello sciopero del softwerino per il giudizio universale, possiamo finalmente avere "online" le 10 cose per cui val la pena vivere secondo Jose. Le trovate in spalla dx e qui di seguito.
Nel mio piccolo, grande apprezzamento per la posizione numero 4 (con la mia mujer) e per la numero 7 (rivista e corretta per me in: vincere un derby rompendo la gamba a roberto mancini).
baci,
gio'


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Le 10 cose per cui val la pena vivere (Jose)
1) Spagna-Malta (1983): clasifica al´europeo 1984, abbiamo bisogno di un 11-0. Abbiamo vinto 12-1 (indudabile, nulla puó essere meglio di questo)
2) Ir de Erasmus a Siena sin saber nada de italiano, ni siquera dónde estaba Siena exactamente
3) Ver bailar a Boris Yeltsin borracho en las elecciones rusas
4) Dormir desnudo, preferiblemente acompañado de una mujer
5) Leer Asterix en el Water
6) Darse un baño relajante
7) Ganar el Tour de Francia
8) Decir las mismas tonterías desde hace 10 años.
9) Hablar en otro idioma y que te entiendan.
10) Reirte en buena compañía