giovedì 9 ottobre 2008

70 minuti ben spesi

Alla mia sinistra vedete un simpatico cinquantenne- quello con la camicia rosa- attorniato da un manipolo di vegliarde. Il cinquantenne si chiama Gianni, e quella alla sua sinistra, in giallo, è sua mamma. Potrebbe essere la pubblicità di una casa di riposo, vista così, o un fermo immagine di TgParlamento. E invece si tratta di uno scatto da "Il Pranzo di Ferragosto", film recentemente presentato a Venezia e che con Eloisa siamo andati a vedere ieri sera al cinema.

"Il Pranzo di Ferragosto" è una pellicola curiosa per tante ragioni- scritta da un esordiente sessantenne, low budget, di durata un pezzetto inferiore allo standard cinemico (70 minuti). Oltretutto, "Il Pranzo di Ferragosto" sarebbe interessante anche per la quantità di pugnette parasociologiche che consente- l'italia che invecchia, i figli cinici che se ne fottono dei padri etc etc.

Però, 'sto giro, tutto quello che volevo dire è che "Il Pranzo di Ferragosto" è una pellicola godibile, proporzionata. Una di quelle che quando il film finisce vorresti ce ne fosse ancora un pezzetto. Per cui, al di là delle curiosità e delle pugnette, se avete 70 minuti di tempo regalateli a Gianni e alla sua mamma. Che non ve ne pentirete.

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