mercoledì 29 ottobre 2008

The Istituto Luce is back?

Domani la scuola si ferma per lo sciopero generale contro la "Riforma" Tremonti- Gelmini.

tutti sembrano contenti. i sindacati gongolano, con Epifani pronto all'intervento di chiusura della manifestazione. il PRC, il piddì e i resti dell'opposizione sparsa sorridono in silenzio, pregustando un "autunno caldo". mentre il presidente del consiglio ulula contro le "strumentalizzazioni della sinistra", e si prepara a mostrare i muscoli.

io alla manifestazione di domani parteciperò. con lo stesso entusiasmo con il quale NON ho partecipato a quella del partito democratico di sabato.
c'è soltanto una cosa che non mi torna. non mi torna perché quei signori dell'opposizione si compiacciano così tanto mentre studenti, genitori, insegnanti manifestano *a dispetto* (e non a favore) di loro. non mi torna perché il presidente- operaio tuoni contro le strumentalizzazioni di sinistra mentre manifestanti di destra e sinistra marciano insieme- che anzi ieri, inquietantemente, a prendere la testa del corteo sul Senato sono stati gli studenti neri del "Blocco studentesco" (foto).


non mi torna, in una parola, perché tutti questi signori continuino a felicitarsi (o a lamentarsi) mentre la vita si svolge *da un'altra parte*. come racconta ida dominijanni sul manifesto del 28 ottobre:
La curiosità per il movimento degli studenti - somiglia o no al Sessantotto, fa o non fa a botte con la polizia, è fatto di sognatori astratti o di meritocratici concreti - o lo lascia nell'impolitico, o lo riporta al politico tradizionale trattandolo come un possibile serbatoio di voti per il centrosinistra, ma si guarda bene dal chiedersi se e quanta politica sorgiva, imprevista e fuori schema esso contenga.

e la miopia di lorsignori, mi vien da aggiungere, mi spaventa anche un pò. perchè intanto che loro festeggiano e non capiscono, la "politica sorgiva" rischia di canalizzarsi da un'altra parte. un pò più in fondo e un pò più a destra. come nel finale del Caimano o nei filmati dell'Istituto Luce.

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