mercoledì 27 febbraio 2008

il salone degli specchi

l'altroieri, buttato sul divano, mi è capitato di vedere un pezzetto di sanremo 2008. il presentatore era un ultrasettuagenario, e sul palco si avvicendavano fidanzate di ex cantanti, (altri) ultrasessantenni, qualche figlio di papà. "che tristezza" ho pensato, "questa roba è proprio lo specchio dell'italia".

poi mi sono fermato un attimo. e mi sono reso conto che mi capita di trovare specchi dell'italia quasi tutti i giorni: ogni dipartimento universitario è uno specchio dell'italia, ogni coda al semaforo lo è, ed ogni sessione di candidature per le elezioni.

forse, ho pensato allora, il problema è mio che ho poca fantasia nello scegliere le metafore.

o forse no. forse il punto è proprio che questo non è più un paese, ma solo un enorme salone degli specchi dove tutte le pareti riflettono la stessa immagine, che nessuno sa più bene quale sia. e allora tutti gli umanetti in mezzo alla stanza girano disorientati, battendo il naso nei vetri, come quando da bambini ci perdevamo dentro il salone degli specchi al luna park.
"ma allora" ho pensato "la soluzione c'è....anche i saloni degli specchi avevano sempre un'uscita".
o no?

7 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Gorgo ha detto...

Primo leva sto commento di mogul che è spam del menga.

Secondo, tornando al tuo post secondo me c'è un'altra opzione, prendere un bel mazzolo e spaccare tutti i vetri. Poi uscire.

green ideas ha detto...

Un altro specchio, quello delle allodole.

Ho sentito in questi giorni alla radio vari commenti sulla coppia di giovani parlamentari proposte da PdL (la rossa riccia del grande fratello che lo fa venir duro al Grande Fratello) e la giovane ricercatrice romana del PD. Si è detto che sono specchietti delle allodole.

Confesso che la mia prima reazione è stata di fastidio. In fondo la ragazza proposta dal PD è una ricercatrice che proprio la stessa cosa di una puttanella del Grande Fratello non è.

Tuttavia è una che ha collaborato con Minoli, che è collaboratrice di Letta, che è simpatica a Veltroni, che è la ex del figlio di Napolitano. Quale di queste cose la rende presentabile come parlamentare italiana?

A parer mio nessuna. Io devo dire credo ancora nella rappresentanza politica e voglio persone con mentalità politica a rappresentarmi ovvero: Politici.

Credo anche che, almeno per limitare un pò le conseguenze malefiche di chi ha un eccesso di mentalità partitica (oltre che politica), possa far bene introdurre persone di eccellenza (nella scienza, cultura etc) nel parlamento e al senato.

Un giovane eccellente poi può far tanto. Ma, cazzo, deve essere davvero uno dei *migliori*, deve avere merito e tanto per entrare in parlamento.

E invece noi abbiamo quella che collabora con Minoli, che lavora con Letta, che è simpatica a Veltroni e che conosce Napolitano.

E' proprio anche questo uno specchio nella galleria di quelli che dici tu, ahimè.

gio' ha detto...

per green: sono pienamente d'accordo con te. ho seguito un pò la storia della capolista PD nel lazio e ne sono rimasto disorientato e un pò triste. forse lei *è* eccellente. l'unica cosa che continuo a non capire è perché, posto che sei bravo, per essere coinvolto devi avere avere almeno un papà famoso e un ex potentissimo. non è esattamente "di sinistra", ecco. e manco di centro.

per gorgo. capisco l'opzione che proponi e a volte vien fatto di pensare al mazzolo anche a me. però ho una domanda: ma tu lo sfasceresti a mazzate il salotto di casa tua?

eloisa ha detto...

A chi sei figlio/a? prima di ogni cosa....e poi via con le corsie preferenziali...altro che autobus...stiamo parlando di eurostar...di persone che non hanno mai passato del tempo a fare ed inviare un curriculum...
Basta la busta vuota e il mittente:
Cippa Lippa Figlia Di....
4 anni fa stavo in caso con la nipote e figlia di politici nazionali e locali...ebbene appena laureata i DS (avanti popolo alla riscossa!)le hanno dato una borsa di un anno in Parlamento...e poi con una laurea in Scienze politiche un dottorato di ricerca in Diritto Costituzionale a Roma...ora fa convegni, rilascia interviste...faccio cose vedo gente...
Minchia ma è possibile che tutti quelli bravi siano statisticamente figli di?
I numeri non mentono...il problema, alcune volte, sono le intepretazioni

W la bicicletta!!!!

cristina duranti ha detto...

E se per un pò smettessimo di guardarci allo specchio e aprissimo la finestra? smettessimo di guardare la tv di casa nostra, leggessimo i giornali il minimo indispensabile, ascoltassimo solo un pò di buona radio e andassimo a guardare quello che succede intorno? lo so che sembra snob e menefreghista. ma secondo me ci serve un periodo di disintossicazione. abbiamo la fortuna, buona parte di noi, di poter capire la lingua veicolare del pianeta, quindi di poterci guardare il tg di al jazeera per sapere che succede in kenya o a cuba, leggere il jerusalem post e guardare su youtube il dibattito presidenziale americano. ebbene, facciamolo, disintossichiamoci e ridimensioniamici, noi e tutti i nostri (sacrosanti) problemi. da un lato potremmo divertirci (si fa per dire) di più, dall'altro magari potrebbero anche venirci delle buone idee per risolvere certi problemi di casa nostra o magari per vedere come li hanno risolti altri. ad esempio,visto che tutti e due i nostri candidati ci promettono di abbassare le tasse,ma nessuno dei due s'è sognato di ridiscutere il nostro patto di stabilità con l'UE, e tantomeno di metterci i soldi di tasca propria, possibile che nessuno riesca a chiedergli cosa gli racconteranno a Mr Almunia il giorno dopo che (senza dubbio) le avranno abbassate? Sarko almeno ha avuto il coraggio di dire già in campagna elettorale che per fare l'interesse dei francesi avrebbe ridiscusso il patto di stabilità. questa è una cosa di destra o di sinistra (da noi lo hanno detto, con toni diversi, sia tremonti che bertinotti)? più ci si guarda in torno e più cambiano le prospettive di posizione. la clinton e obama devono dimostrare in questi giorni di essere di sinistra promettendo di abolire l'accordo di libero scambio tra paesi americani. questo è di destra o di sinistra? da noi, di nuovo, lo propone (più o meno nello stesso modo) tremonti e qualche accenno l'ho sentito anche dall'estrema sinistra.
mi veniva da ridere a sentire che del noce non si spiega come mai un progamma di tale qualità come sanremo non riesca a far più ascolti. io spero che non sia solo perchè stavano tutti incollati alla cronaca nera, ma anche perchè alcuni stavano su internet, altri si vedevano un dvd (io e luchino sicuro), altri su sky. così magari, dopo aver visto come si fanno i dibattiti in tv tra candidati presidenziali (agli amanti del genere consiglio http://www.nytimes.com/interactive/2008/02/26/us/politics/20080226_DEBATE_GRAPHIC.html#video)ci rifiuteremo di guardare per altri 20 anni brunovespa e forse, dopo approfonditissime analisi qualcuno ai piani alti capirà. dite che sono troppo menefreghista?

gio' ha detto...

cara cri,
non potrei essere più d'accordo con te sull'esigenza di guardare fuori della finestra x trovare soluzioni ai problemi di casa nostra.

ciò detto, il punto è che esiste uno iato tra quello che guardo e quello che vivo.
in altre parole, io posso pure *guardare* altrove, ma quando mi alzo la mattina *vivo* dentro quei dipartimenti, davanti a quei semafori, all'interno di quelle organizzazioni che specchiamo ovunque.
o più spesso ancora vivo ai margini di esse.

e allora mentre provo a sopravvivere, per farmi fare un contratto di più di due mesi, affermare un diritto, poter attraversare sulle strisce, il pensiero che ho gli strumenti per *guardare* altrove è sicuramente un utile diversivo, ma difficilmente qualcosa di più....