venerdì 1 febbraio 2008

imperdibile

per i giorni di pioggia e sconforto (e per quelli di semplice realismo) linko un blog assolutamente imperdibile.
dall'introduzione dello stesso:
Questo blog è dedicato a tutti quelli che cercano qualcosa di diverso,
che vorrebbero fuggire o sono fuggiti dal proprio paese di origine.

2 commenti:

Dave ha detto...

Sono dei ragazzi di Colle Val d'Elsa. Sul nostro portale ne abbiamo parlato a suo tempo:

http://www.intoscana.it/intoscana/informarsi/rubrica.jsp?id_categoria=1222&id_sottocategoria=1229&id=138669&language=it

Ciao ciao emigranti...

Davide

Skanner ha detto...

Ragazzi, mai post fu più tempistico. Sul volo da ritorno da Madrid ieri sera mi chiedevo cosa vi avrei raccontato per rendere esplicito il senso d'imbarazzo che un italiano può provare oggi visitando la Spagna. Il confronto tra Roma e Madrid è impietoso. Appena si tocca il suolo spagnolo è possibile palpare il senso di ottimismo e la voglia di costruire un paese in cui venga voglia di vivere. Lo si vede a ogni livello, da quello sociale a quello meramente urbanistico. Mi limiterò a citare solo gli aspetti più superficiali: Madrid ha 12 linee di metro (Roma solo 2, a parità di abitanti) che rimangono aperte fino all’una di notte. Il centro è stato interamente pedonalizzato, i parcheggi interrati e gli autobus vanno a biocarburante.
Tutto è pulitissimo: dai marciapiedi senza cicche e gomme da masticare (anche in periferia), alle metro che brillano, sino ai muri senza un manifesto abusivo o una scritta. I taxi costano pochissimo e sono presenti ovunque a qualsiasi ora.
Le strade sono piene di gente che ha voglia di divertirsi. Rispetto a quello che accadeva sino a dieci anni fa, non abbiamo visto né prostitute né spacciatori in pieno centro. In compenso i locali sono pieni di gruppi di ogni età, compresi molti cinquantenni (anche solo donne) sino a tarda notte. Non è da sottovalutare il costo della vita, visto che con nove euro ci si abbuffa al ristorante. L’unica cosa su cui siamo più avanti sembra essere rimasta la legge antifumo nei locali pubblici.
Josè mi ha spiegato che chi ha il contratto a termine usufruisce di un sussidio di disoccupazione di un mese ogni 4 lavorati. In pratica se si lavora un anno si ha diritto a tre mesi pagati dallo Stato in attesa di un nuovo lavoro. E non è difficile trovarlo.
Dal punto di vista politico confrontare i due Paesi è un atto di puro masochismo. Solo per fare un esempio El Pais raccontava dell’ultimo attacco al PSOE da parte della conferenza episcopale spagnola alla vigilia delle elezioni, che ha lanciato un appello ai cattolici perché non votino chi dialoga con i terroristi. Zapatero, che le idee ce le ha chiare, ha rispedito l’accusa al mittente: “Se non condividete la nostra visione del mondo prendetevi la responsabilità di dire che non volete i socialisti al governo. Ricordatevi che era Aznar quello che trattava con l’Eta”. Risultato? La visione del mondo di Zapatero, con i matrimoni gay, la fecondazione assistita, le quote rosa e gli asili nelle aziende, nei sondaggi è avanti di 4 punti. Una buona risposta per quelli che dicevano che una volta che l’ondata emotiva di Atocha fosse rientrata, i socialisti se ne sarebbero andati a casa.
E’, vero vivono un buon momento economico, sono in crescita. Ma la crescita bisogna saperla gestire. Qualche tempo fa sono stato a Barcellona e ho avuto la stessa sensazione: la Spagna è un paese che ti fa venire voglia di guardare al futuro, è un posto in cui vorresti fa crescere i tuoi figli. E pensare che fino a qualche tempo fa ci faceva comodo perché ci impediva di essere ultimi nelle classifiche europee… Hasta luego Italia.