martedì 27 novembre 2007

i nomi degli alberi

la fondazione dove lavoro si trova alle porte di bologna, in una stradina asfaltata da poco,
e il suo edificio principale è contornato da un parco ricco di alberi di ogni tipo.
a me guardare questi alberi dà un piacere molto grande. mi piace fermarmi a osservarli, la mattina presto, e fumare con sguardo struggente la sigaretta della colazione come se stessi pensando a delle cose inanerrabili.

e anche stamattina mi sono trovato in questa scena teatrica. solo che, mentre facevo la mia scenetta, mi sono svegliato a me per un istante e mi sono reso conto che non avevo idea di come si chiamassero gli alberi.

non conta, dite voi? conta la serenità che quel momento ti dà?
si, avete ragione pure voi. solo che guardando- e-non- vedendo quegli alberi mi si è materializzato in testa il pensiero per una cosa che avrei sempre voluto imparare, e non ho imparato mai.

non vi capita mai di pensare a quelle cose, magari semplici, che avreste voluto imparare e invece non avete imparato mai?
io ne ho tantissime, di cose piccole che avrei voluto imparare e invece non so.
ci sono i nomi degli alberi, e le forme delle foglie.
e i nomi dei colori, e come usarli.
e poi c'è il meccano (e il senso pratico che si portava appresso). il fratello di mia mamma, che faceva il capitano di macchina sui mercantili, ha provato mille e una volta a tirarmi dentro a giocare con il meccano, e io al meglio tiravo i pezzi dalla finestra.
e così non ho mai imparato il meccano. e anche adesso, quando c'è da montare un lampadario in cucina, smadonno per mezzora e prego il santo dei traffichini di riuscire a tirarmi fuori...

scusate questa tirata amarcordosa. magari ci faccio un concorso: "i nomi degli alberi". la prima uscita sono el voci qui sopra. e l'aggiornamento arriva a breve giro di posta.
buongiorno



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