non la vedevi altrove, la pubblicità. ci volevano soldini per il mars che mi comprava mio nonno, soldini per l'autobus, soldini per il giornale che mio padre acquistava in edicola la mattina.
no, non è un pezzo di amarcord (fuori tempo massimo) fatto per distogliere lo sguardo dalle miserie italiche. né una tirata moralista sulla pubblicità.
è che stamattina mi sono impressionato ben bene leggendo questo su Punto Informatico.
la storia è semplice e apparentemente stordente: semplicemente, uno dei più grandi produttori mondiali di videogiochi (EA) ha deciso di regalare i suoi videogiochi. li regala agli utenti, e pareggia (o, come spera, sopravanza) le spese grazie ai proventi della pubblicità contenuta nel gioco, nonché attraverso gli acquisti di attrezzatura e mappe per i personaggi del game medesimo.
perché raccontare la storia?perché spiega bene il dispiegarsi in opera del modello di business che sta cambiando molte delle nostre abitudini. free press, telefonate gratis, piattaforme di blogging gratuite, ricerche di informazioni, ora anche giochi. io ti do il prodotto gratis, e tu in cambio accetti di sorbirti una quantità più o meno grande di pubblicità.
il modello è interessante, anche in considerazione del fatto che si sta allargando ad uno spettro sempre più ampio di ambiti di vita e produzione. e che è destinato a cambiare, oltre alle nostre abitudini di consumatori, anche l'organizzazione interna e gli assetti di una quantità di corporations.
è interessante e si porta dietro una domanda. cosa c'è, ancora, che puoi "comprare" attraverso la pubblicità? ma soprattutto, quelli che vendono pubblicità accetteranno di regalarmi una casa se mi tatuo addosso il loro logo?
2 commenti:
Caro gio' colgo la palla al balzo e ti seguo!
Mi è capitato infatti qualche mese fa di interessarmi ai giochi gratuiti online, per la maggior parte di RPG. Ricordo che all'inizio in piena fame videoludica mi sono imbattuto in titoli sì gratis ma letteralmente deludenti. Vuoi per la onnipresente pubblicità fastidiosa come un clistere di vespe, vuoi per una realizazzione tecnica davvero scadente. La cosa bella come dici tu è che le cose stanno veramente cambiando, e le micro-transazioni sono alla base di questo cambiamento. Ci sono videogiochi (a cui tuttora mi dedico con molto piacere) che sono una festa per gli occhi e non hanno nulla da invidiare ai giochi online a pagamento. http://www.swordofthenewworld.com/ ne è un'esempio. La cosa è talmente chiara quanto stupida; Scarichi il client, crei un account e giochi per sempre GRATIS. Se poi vuoi essere sopra gli altri giocatori puoi comprare con moneta sonante oggetti virtuali unici più o meno potenti oppure semplici e inutili frocerie come vestiti o pets vari.
Indubbiamente si sta aprendo un mercato nuovo e tutto da spremere, non vorrei però che annusando il puzzo di quattrini facili tale metodologia di guadagno venisse estesa anche ai giochi "vecchi stampo" che costano un fottio...
l'idea di sorbirsi la pubblicità in cambio della casa in regalo me l'accollo volentieri. sono disposto anche a sorbirmi fiorello e mike che irrompono nel bel mezzo dei doveri coniugali. dlin, dlon, consigli per gli acquisti...più che ritardante per lui...
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