mercoledì 24 ottobre 2007

confusioni (ponderoso, astenersi perditempo, lavoratori e democro- ottimisti)

mi sento un pò confuso e vorrei conforto dagli amici. vediamo se riesco a spiegarmi con una serie di quadri.

Quadro#1
Sabato scorso, i giornali ed i partiti della sinistra hanno portato in piazza diverse centinaia di migliaia di persone. Hanno promosso istanze e bisogni semplici e condivisi da tanti: il bisogno di prendere misure rispetto a precarietà e nuova povertà, il bisogno di rispettare i programmi elettorali, il bisogno di ascoltare i lavoratori.
I giornali ne hanno parlato pochino, i partiti del centro- sinistra hanno minimizzato, la cgil si è incazzata con i suoi delegati FIOM, colpevoli di aver partecipato. La colpa, è stato spiegato, è stata quella di aver “danneggiato il governo”.
Io non ho capito dove stesse il danneggiamento, e mi sono ritrovato in molti degli slogan lanciati dalla manifestazione. Forse, in alcuni casi, si è trattato di slogan semplificanti e semplicistici. Ma sicuramente non erano cose campate per aria.
Quadro #2
I giornali ed i partiti del centro- sinistra lavorano tutti i giorni a favore del governo (sostengono loro): prendono misure europa- driven, riducono il debito, negoziano e raggiungono (talvolta) soluzioni discrete. Io, ahimè per me, mi riconosco sempre più spesso nelle cose che fanno questi signori, e ne sostengo lo sforzo tutte le volte che vi vedo il tentativo in buona fede di arrivare a soluzioni concrete. In altre parole, apprezzo il fatto che provano a trovare delle risposte concrete ai problemi concreti, anche se talvolta non mi riconosco nel merito delle risposte che danno.
Quadro #3
Sono in visita a casa di mia madre, mentre sul fornello cuoce il minestrone. E sono un po’ confuso. Con chi sto io? E a chi do ragione? Gli amici del quadro #1 mi dicono che non è vero che loro stanno andando contro il governo, e che anzi contro il governo ci stanno andando quelli che lo stanno facendo morire tra mastelli e interessi di bottega. Gli amici del quadro #2 mi dicono che quelli del piano di sopra, i pericolosi “radicali”, stanno rischiando di rovinare il lavoro fatto fin qui, e di far cadere il condominio. E intanto che parlo sfiduciano la RAI.

Ora io ho un po’ di confusione dentro il cervello. Con chi andare d’accordo? Per chi fare il volontario al seggio?con chi andare in vacanza e flirtare nei prossimi venti anni? Aiutatemi voi….

2 commenti:

Dave ha detto...

Vedi Giò, secondo me vivi e viviamo una contraddizione. Siamo vicini a posizioni radicali perchè le sentiamo autentiche, vere e importanti, ma, allo stesso tempo, ci "imponiamo" - per un "pragmatismo" che è tutto da chiarire - un atteggiamento moderato, equilibrato e ponderato.
La sinistra radicale- nella crisi di certe categorie ideologiche - manca di una "pars costruens" strutturata; la pseudosinistra moderata è priva invece, ormai, di una visione realmente critica dell'esistente, di una forza sanamente "eversiva".
Vaghiamo, quindi, nel buio tra questi due poli che difficilmente possiamo conciliare in una sintesi adeguata.
Io punto a rafforzare la "pars costruens" della sinistra radicale. Ripeto quello che ho detto in un altro post sul Pd: non abbiamo bisogno di un partito "annacquato" nella sua radicalità.

gio' ha detto...

così come lo dici, mi convince molto. anche a me piace di più l'idea di lavorare per la pars construens di una sinistra vera.
aggiungo solo un elemento di problematizzazione: vero è che ci imponiamo di "essere diessini" per un pragmatismo tutto da verificare. ma è pure vero che io, nel mio vissuto, me lo sono imposto anche perché la mia prassi quotidiana (le attività lavorative che svolgo giorno dopo giorno, la mia vita sociale, il mio impiego del tempo liberato dal lavoro) si inquadrano tutte nell'ottica di migliorare l'esistente. e non più di rovesciarlo.
alle volte mi amareggia constatarlo, ma è proprio cosi.