giovedì 20 settembre 2007

Autodeterminazione delle cime di rapa




Cari amici, se per il prossimo autunno-inverno siete preoccupati per l'aumento dei prezzi della pasta, per il black-out energetico, per l'aumento della benzina, perchè non avete passato l'estate a fare conserve di pomodori biologici e vi ridurrete a riscaldare quattro salti in padella....unitevi al gruppo di acquisto del Parco dei Buoi. Francesco Travaglino, coltivatore diretto molisano (o se preferite contadino digitale) vi propone di tagliare allegramente tutti i passaggi della famigerata catena di distribuzione alimentare (in barba alla coop, ma Cofferati non c'entra) e di acquistare i seminandi prodotti del suo orto invernale direttamente alla fonte. Il sistema è semplice. Quest'inverno invece di scegliere dalla lista di ortaggi che Travaglino coltiva di solito, ciascun cliente può decidere quello che farsi seminare, (si prega di evitare i germogli di soia thailandese), si decide il quantitativo, si paga con PayPal e poi, mano a mano che le verdure maturano, si riceve un pacco a settimana fino a primavera. Insomma un passo avanti dell'umanità verso il diritto all'autodeterminazione dell'ortaggio. Noi l'abbiamo fatto per la primavera-estate e possiamo garantire sulla qualità e sulla puntualità. Il costo finale più o meno è lo stesso del supermercato (se siete in più di 2 ovviamente si risparmia), ma la qualità è un tutta un'altra cosa. Soprattutto perchè la verdura che viene inviata è davvero maturata sulla pianta e non in un frigorifero. Questo può creare l'inconveniente di vedersi arrivare per un paio di volte un pacco strapieno di lattuga e peperoni. Ma in questi casi basta invitare a cena Luchino e siete a posto. Al di là di tutti i bei propositi biologici e ambientali (ovviamente anche i corrieri che consegnano inquinano...), volete mettere la comodità di non dover pensare a cosa comprare e poi cucinare la sera? L'ansia di non sprecare niente poi, ti fa mangiare una quantità inaudita di verdure che avevi sentito soltanto nominare da bambino in programmi di Piero Angela.

3 commenti:

gio' ha detto...

Cara Cri,
sto già preparando il pentolone per il minestrone e l'invito per luchino.
solo una curiosità....dove cavolo si trova fisicamente il posto di coltivazione (tu parli di "contadino molisano", ma dal suo blog non si capisce molto dell'ubicazione...).
buona rapa e buona domenica.
gio'

cristina duranti ha detto...

Sono in Molise, precisamente a Larino in provincia di Campobasso, a 30 km dalla costa adriatica.

LucA ha detto...

Ciao Cristina, mi sa che non ci conosciamo: hai fatto bene a postare l'idea, è molto bella. Un plauso al tekno-coltore.