venerdì 20 giugno 2008

Dì qualcosa di sinistra: non passa lo straniero

Migranti e circolazione delle persone. Se ne parla molto. Ma alle volte si ha l'impressione che gli argomenti proposti rispondano a preconcetti (ideali, idealistici, ideologici) più che non a condizioni materiali oggettive.
Non è il caso, comunque, dell'articolo de lavoce.info qui sotto. Che,
affrontando il tema da una prospettiva pragmatica e moderata (di destra, si sarebbe detto ai miei tempi) , evidenzia l'approccio razzista e l'inutilità operativa del c.d. "pacchetto sicurezza" del Governo Italiano.
Tema: i contenuti del c.d. "pacchetto sicurezza", la sua cornice ideologica, le sue ricadute concrete.
[NdR: spero che figli di lorsignori, quando emigreranno in india o brasile, riservino un trattamento simile a quello che propongono qui per gli "extracomunitari".]

NON PASSA LO STRANIERO
di Alberto Alessandri e Elena Garavaglia 16.06.2008
Il “pacchetto sicurezza” approvato dal Consiglio dei ministri il 21 maggio si articola in diversi provvedimenti. (1)
La nozione di “sicurezza” che il legislatore adotta, per identificare il tratto unificante dell’intervento, è molto ampia e disomogenea.

Prevale l’attenzione al fenomeno dell’immigrazione clandestina, ma si affiancano interventi sulla guida in stato di ebbrezza, si ampliano i casi di giudizio direttissimo, si rafforzano i poteri dei sindaci, specie in materia di controllo del territorio; si interviene sul sistema delle misure di prevenzione, in particolare sul versante processuale.
La “sicurezza” risulta quindi definita più quale “rassicurazione”, ovvero un’asserita risposta alle paure diffuse nella popolazione rispetto alla micro-criminalità, quella “da strada”, senza un reale filo rosso che possa legare le misure di contenimento dei diversissimi fenomeni considerati.
(continua)

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